La decisione di costruire un muro al Brennero da parte dell'Austria aveva creato grandi perplessità all'interno dell'Unione Europea e specialmente nella confinante Italia.
Tale decisione delle autorità austriache era stata presa nel particolare contesto che si era creato nel paese, dove per via delle problematiche relative all'immigrazione le forze più marcatamente populiste e nazionaliste, a cominciare dal Fpo di Norbert Hofer, stanno gradualmente conquistando il consenso di una larga fetta della popolazione con l'utilizzo di una strategia politica tesa a condannare l'immigrazione di massa attuale e la sua gestione.
Il ministro degli interni Sobokta: 'Non ci sarà nessun muro'
Tale controversa posizione che il governo austriaco sembrava stesse per realizzare è stata categoricamente smentita ultimamente dal ministro degli interni Wolfgang Sobokta.
Durante il 62esimo congresso del partito popolare sudtirolese "Svp"(Sudtiroler Volkspartei), Sobokta ha affermato che "Al Brennero non ci sarà nessun muro e il confine non verrà chiuso".
Inoltre, il ministro degli interni austriaco ha anche sostenuto che "Se l'Italia fa i suoi compiti non ci sarà neanche bisogno dei controlli", e prendendo in considerazione l'alto numero di rifugiati politici che l'Austria ha accolto nel 2015, ha affermato che "Se la Germania può controllare verso l'Austria, non si capisce perché l'Austria non possa fare lo stesso verso l'Italia".
Il pieno sostegno dell'Austria a Renzi
Durante il suo discorso, Sobokta ha voluto anche esplicitare il sostegno del governo austriaco all'operato del presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi.Il ministro austriaco ha dichiarato che "C'è pieno sostegno dell'Austria per il piano Renzi" e che c'è bisogno di collaborare insieme in Libia e in altri paesi interessati dall'esodo migratorio, ai fini di prevenirlo.
Intanto, non si fermano le proteste dei militanti antagonisti "No Borders", che hanno organizzato un corteo allo slogan di "Abbattere le frontiere al Brennero e ovunque".