Nuove minacce da parte dei miliziani del sedicente Stato Islamico verso i paesi europei, questa volta la Gran Bretagna. A farle è una militante inglese, Sally Jones, oggi nota anche con il nuovo nome di Umm Hussain al-Britani. Secondo quanto riportato dal "Corriere della Sera", su Twitter, la Jones ha scritto un messaggio inneggiante a un nuovo attacco terroristico nella capitale del suo paese d'origine ("Londra, boom") e in seguito ha twittato "Niente panico, suggerisco solo di prendere i mezzi a Londra", e inoltre "Vorrei tornare a Londra in giugno o luglio, e in particolar modo nella metro".

Inoltre, in un altro tweet la Jones si era rivolta alle seguaci dell'islamismo radicale chiamandole "sorelle nel Regno Unito" e invitandole a seguire il Ramadan e ad uccidere "gli infedeli che non vi permettono di rispettarlo".

Sally Jones, da 'rockstar occulta' a militante dell'Isis

Il nome di Sally Jones non è nuovo all'opinione pubblica inglese e mondiale.

Difatti, la miliziana dell'autoproclamato Califfato era diventata "celebre" per il suo passato da chitarrista di una band rock e la passione per stregoneria e magia nera e l'unico filo comune che terrebbe in piedi il suo passaggio dalla "magia nera" alla causa della "bandiera nera" sembrerebbe essere il suo forte odio per i cristiani.

I campi di addestramento femminili dello Stato Islamico

I tweet della Jones stanno facendo allarmare l'opinione pubblica inglese e mondiale, e l'esperto dell'anti-terrorismo statunitense Michael Smith ha ipotizzato che l'ex "rockstar occulta" possa anche essere alla guida di seguaci femminili dell'Isis pronte ad immolarsi nel nome della guerra "santa" contro l'Occidente e gli "infedeli".

L'allarme lanciato da Smith è da prendere seriamente tenendo conto che proprio recentemente le autorità dell'autoproclamato Stato Islamico si stanno adoperando per costruire nuovi campi di addestramento per kamikaze, interamente riservati alle seguaci del Califfato.

Inoltre, c'è da segnalare che tale campagna dell'Isis rientra in una nuova strategia dell'organizzazione islamista radicale che sembra prevedere un parziale cambiamento del ruolo femminile all'interno dei territori dello Stato Islamico.