Secondo quanto rivelato dalla tv pubblica belga "Rtvbf" il famigerato terrorista islamista Salah Abdeslam postò fieramente la bandiera dell'Isis sul suo profilo Facebook, solamente tre settimane prima della strage di Parigi. Secondo quanto riportato dall'ANSA, inoltre Salah aveva aperto la pagina sui social da poco con il nome di guerra e aveva affittato diverse macchine nonché si era recato in brevissimo tempo in Austria, Grecia e Ungheria.
Le autorità sapevano ma non hanno fatto nulla
L'aspetto "sconvolgente" della vicenda è che, stando alle notizie riportate sui media, i vertici militari del Belgio sapevano ma hanno deciso di non passare all'azione. Difatti, la propaganda pro-Isis di Salah era stata raccolta dall'organismo dell'antiterrorismo belga ("Ocam"), ma non provocò nessuna reazione nell'intelligence e nella polizia belga.
Tale aspetto è da considerarsi come la prova di un'altra ed ennesima "falla" nel funzionamento dei servizi segreti e delle forze armate belghe, nonché la dimostrazione dell'esagerato "lassismo" di cui le autorità si sono rese responsabili nel confronto del terrorismo islamista. Comportamento eccessivamente "lassista" e "irresponsabile" che è da ricondursi all'adozione dogmatica di un'atteggiamento radicalmente pseudo-"buonista" con cui si le autorità del Belgio hanno volutamente chiuso gli occhi sugli evidenti pericoli terroristici che albergavano nel loro paese.
Il pseudobuonismo che ha permesso l'avanzata dell'estremismo
L'atteggiamento pseudo-"buonista" che ha dominato il Belgio per anni e anni è stato il maggior alleato del diffondersi dell'islamismo radicale e del suo radicamento nella società belga, radicamento molto forte se si pensa ad organizzazioni fortemente estremiste come "Shariah 4 Belgium" che sostenevano posizioni ultraestremiste e odio antioccidentale senza grossi impedimenti.
Tutto ciò prova il fatto che l'ideologia sedicente "buonista" e/o dogmaticamente "terzomondista" e/o "mondialista" che per anni è stata propagandata per il Belgio e si voleva dominante all'interno dell'UE non è la soluzione per la formazione di una società equilibrata e autenticamente libera e democratica, così come non lo è quella di stampo islamofobo e/o xenofobo che per reazione sta spopolando.