Il maresciallo Giuseppe Verde, ex compagno di Debora Sorgato, ha denunciato l'avvocato Gian Mauro Balduin, legale del fratello di Isabella Noventa. Il maresciallo sostiene infatti che l'avvocato Balduin,nel corso delle sue apparizioni in alcuni programmi televisivi, abbia rilasciato dichiarazioni gravissime sulla sua persona, in particolare asserendo la sua complicità con la ex compagna Debora, non tanto nell'esecuzione materiale quanto nell'organizzazione dell'omicidio.
Verde ha perciò deciso di denunciarlo per diffamazione a mezzo stampa. L'avvocato Balduin ha confermato la notizia ma ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione in merito, affermando solo di essersi già rivolto alle autorità competenti. Non è la prima volta che l'avvocato viene denunciato per diffamazione: già il difensore del maresciallo Verde, l'avvocato Carlo Bermone, aveva sporto la medesima denuncia.
La posizione del maresciallo Verde
Il maresciallo Giuseppe Verde è tuttora indagato dal pm Giorgio Falcone, che segue anche il caso dell'omicidio della Noventa, per violazione del segreto d'ufficio e accesso abusivo alla banca dati, ed è indagato anche dalla procura militare per la detenzione di 3 proiettili eccedenti la sua dotazione.
Ricordiamo inoltre che il maresciallo deteneva a sua insaputa nella propria abitazione due pistole (una Beretta calibro 7.65 con 71 proiettili ed una Astra con 51 proiettili) e più di centomila euro in contanti, ma al momento del ritrovamento, nel marzo di quest'anno, aveva immediatamente avvertito i colleghi dichiarando che tutto ciò che era stato ritrovato apparteneva alla ex compagna Debora Sorgato, indagata quindi anche per riciclaggio e detenzione abusiva di armi.
Ancora nessuna svolta nel caso
Sicuramente il caso di Isabella Noventa è uno dei più intricati degli ultimi anni. Dopo tanti depistaggi, non sembra essere vicina la soluzione, anche perchè delle tre persone in carcere - Freddy Sorgato, Debora Sorgato e Manuela Cacco - nessuna a quanto pare sembra dire la verità.
Il corpo purtroppo non è ancora stato trovato, mentre sono in corso da venerdì 10 giugno le analisi sulle tracce biologiche ed ematiche ritrovate in alcuni oggetti appartenenti o riconducibili ai tre indagati. Forse i risultati potranno far luce su un caso che risulta ancora avvolto da una fitta nebbia.