Dalle 5 di mattina di sabato 23 luglio la città di Messina è nuovamente in emergenza acqua. L'ultima crisi idrica la città dello stretto l'ha registrata ad ottobre e i cittadini messinesi dovettero aspettare 20 giorni, prima di vedere risolto il problema. Adesso si presenta questa nuova crisi in piena stagione estiva, che preoccupa per le conseguenze igienico- sanitarie che potrebbe provocare.
Il problema incendi e la tubatura danneggiata
Da giorni la collina di Calatabiano è stata oggetto di incendi, ma quello di questa notte è stato realmente dannoso. Il bypass del Fiumefreddo è stato raggiunto da un vasto incendio che ha danneggiato i 4 tubi per una lunghezza di circa 150 metri. L'Amam (l'Azienda Meridionale Acque Messina) ha immediatamente interrotto l'erogazione idrica verso Messina, al fine di tenere delle scorte. L'ultima grave emergenza idrica la popolazione l'ha dovuta subire il 25 ottobre scorso, quando una grave frana nella collina di Calatabiano ha privato per 20 giorni la città di Messina dell'acqua.
Dopo questo evento, furono giorni frenetici con i vertici dell'Amam al lavoro per trovare una soluzione che potesse attenuare la sofferenza e la rabbia della popolazione. Fu deciso di costruire un bypass provvisorio che aggirasse la collina franata, in attesa degli interventi definitivi che però non sono mai avvenuti per mancanza di fondi.
Le soluzioni allo studio
L'incendio di stanotte ha nuovamente rimesso in luce la grave emergenza che Messina vive costantemente e che sembra non trovare mai fine. I tecnici dell'Amam sono al lavoro da stamattina per riattivare il bypass con l'Alcantara, ma la portata non raggiunge neanche i 200 litri al secondo, pertanto anche in questo caso si può parlare di intervento tampone.
Le foto pubblicate in queste ore hanno evidenziato come sia stata gravemente danneggiata la tubazione e come una sua riparazione immediata appaia difficile.
I vertici dell'Amam intervenuti in queste ore hanno garantito che si cercherà una soluzione, ma hanno invitato la popolazione a contenere l'uso dell'acqua. Tra le ipotesi allo studio la ricollocazione di nuovi tubi per il bypass o provare a ripristinare la condotta danneggiata il 25 ottobre. Oltre all'emergenza acqua, la città amministrata da Renato Accorinti deve far fronte anche alla crisi dei rifiuti e trovandoci in piena stagione estiva, la condizione igienico- sanitaria rischia di farsi complicata.