Orrore in Siria: un bambino è stato decapitato da un gruppo di ribelli sedicenti "moderati" ad Aleppo. Il bambino è stato ritenuto meritorio di decapitazione perché accusato di essere un supporter del presidente siriano Bashar Al Assad nonché un membro della brigata palestinese Quds, considerata supporter dello stesso governo siriano. I miliziani responsabili dell'orrore fanno parte della formazione Harakat Nour al-Din al-Zinki.

Il gruppo di ribelli "moderati" sostenuto dall'Arabia Saudita e finanziato dagli USA

Harakat Nour al-Din al-Zinki è un gruppo armato anti-Assad che fa parte del Consiglio Rivoluzionario Siriano. Tale gruppo è appoggiato dall'Arabia Saudita ed ha ricevuto finanziamenti anche dagli stessi Stati D'Uniti D'America, impegnati da lungo tempo nella formazione e nel sostegno economico e militare alle formazioni che combattono il governo di Bashar Al-Assad. Da diverso tempo, il gruppo ha intensificato i propri contatti con l'ala islamista dei ribelli e si è già macchiato in passato di violenze e crimini insieme ad altre formazioni di ribelli islamisti.

L'offensiva dell'islamismo radicale in Siria

Come già ricordato, Harakat Nour al-Din al-Zinki si è contraddistinta per la vicinanza al fronte islamista dei ribelli anti-Assad, fronte spesso e volentieri sostenuto economicamente dall'Arabia Saudita e dalle altre monarchie del Golfo nonché dalla Turchia e dagli stessi USA.

Tale "fronte islamista" mira a cancellare la laicità dominante nel regime di Assad e a sostituirla con la creazione di uno "stato islamico" basato sull'istituzione della Shariah e il restringimento dei diritti per le minoranze cristiane così come islamiche non sunnite, come la minoranza alawaita che è tutt'ora al potere e di cui fa parte la famiglia degli Al Assad.

L'ala più estremista del "fronte islamista" è guidata dall'ISIS e dal Fronte Al Nusra, la legione siriana di Al Qaeda che con l'autoproclamato Stato Islamico è in forte competizione per la leadership dell'islamismo radicale e del terrorismo islamista nel paese.