I genitori di Angela Celentano, Maria e Catello, dal 10 agosto 1996, giorno della scomparsa della loro figlia sul Monte Faito, non hanno mai perso la speranza di poterla riabbracciare. Le loro preghiere potrebbero essere state esaudite, allorché l'autorità giudiziaria messicana ha deciso di riaprire le indagini, decisione che fa presupporre la presenza di una seri di elementi in grado di provare la presenza di Angela nel Paese centroamericano.
Ma non è tutto: a chi fornirà qualsiasi tipo di informazione utile, verrà offerto un milione e mezzo di pesos (circa ottantamila euro). Angela Celentano potrebbe essere oggi Celeste Ruiz, una ragazza che contattò i Celentano, dicendo di essersi riconosciuta nelle foto della bambina. Tuttavia, quando i genitori di Angela le chiesero di mettersi a disposizione degli inquirenti, la ragazza scomparve. Una somiglianza con la bimba scomparsa è comunque innegabile, anche se poi l'autorità giudiziaria non ha potuto dar credito alla segnalazione, perché è accaduto qualcosa di inaspettato.
Celeste mai esistita o i Ruiz hanno mentito?
Quando gli inquirenti risalirono alle mail inviate da Celeste Ruiz, giunsero a Cancun a casa di Cristino Ruiz, dipendente del Ministero della Giustizia messicano, ma di Celeste non vi era alcuna traccia. Più tardi, il figliastro di Cristino, confessò di essere stato lui a inviare le mail ai Celentano, salvo poi ritrattare poco dopo. In realtà i Celentano hanno ricevuto, nel corso del tempo, anche delle telefonate da Celeste che risultano essere partite dal cellulare della moglie di Cristino.
Ecco perché sembra che gli inquirenti non abbiano creduto alla versione dei Ruiz e sospettano che Celeste sia stata messa a tacere. Ora sono state riaperte le indagini, presupponendo che Angela sia ancora viva e magari sia proprio Celeste.
Per accertare ciò, è indispensabile cercare la ragazza in questione, per effettuare una comparazione del DNA. Il calvario della famiglia Celentano sembra volgere al termine, ma ancora non si è raggiunto un risultato positivo tangibile che possa confermare la speranza che i coniugi hanno nutrito in tutti questi anni, quella di riabbracciare la loro figlia.