Stamattina al risveglio l'Italia ha assistito a scene di profondo dolore: nel Terremoto del Centro Italia ci sono state numerose vittime, destinate ad aumentare nelle prossime ore. Un intero paese, quello di Amatrice, raso al suolo. Lazio, Marche e Umbria, zone ad alta pericolosità sismica, hanno visto ritornare l'incubo vissuto nel 2009 dalla provincia de L'Aquila.

Le notizie e la causa del sisma

Gli esperti hanno parlato di zona ad alta sismicità: nel passato si ricorda il terremoto verificatesi nel 1979, a Norcia, con magnitudo elevata 5,9.

La causa fisiologica del tragico evento è lo stiramento dell'Appennino, che ha determinato ben 40 scosse nel territorio che abbraccia per 30 chilometri le tre regioni coinvolte.

Nella zona sono intervenuti i soccorsi per tirare fuori dalle macerie i superstiti: ad Accumoli si sono lamentati dei ritardi nell'arrivo dei soccorsi, giunti sul posto solo intorno alle 7:00; la zona non è comunque facile da raggiungere e molti comuni adiacenti sono in estrema difficoltà. Dopo la tragedia di stanotte, la paura è tanta, perché si potrebbero ripetere nuove scosse: Alessandro Amato sismologo dell'Istituto Nazionale di Geofisica si è espresso in questi termini e quindi l'allerta è alta.

Epicentro e numeri utili

L'epicentro del terremoto è stato Accumoli, un centro vicino Rieti, e la scossa si è sviluppata alle 3,36 con un magnitudo 6 a 4 km di profondità. Amatrice ha invece registrato una scossa di 4,4 di magnitudo che ha interamente distrutto il paese, come la frazione di Pescara del Tronto. Le scosse sono state avvertite anche a Roma e Napoli, addirittura fino a Bologna; l'allerta adesso è massima, perché si deve pensare alle prossime ore e come tenersi pronti in caso di nuove scosse; a tal fine è stato attivato il servizio di call center della Protezione Civile il numero 800840840, e per il Lazio 803555 e una safety check su facebook.

La Protezione Civile sul suo sito ha diramato delle istruzioni per aiutare la gente prima, durante e dopo il sisma: attenzione comunque agli sciacallaggi su facebook e alle notizie infondate che potrebbero creare caos e panico. In rete è presente anche il decalogo della Protezione Civile su come comportarsi nelle prossime ore e nei prossimi giorni.