È iniziato dodici anni fa, nel 2004, il progetto di riqualificazione del World Trade Center, l'area sulla quale si ergevano i due colossi dell'architettura moderna, ovvero le Tori Gemelle, andati distrutti dopo il tragico attentato dell'11 settembre 2001. Fu da allora che a quel posto, un tempo cuore della vita di Manhattan, venne dato il nome di Ground Zero, termine originariamente utilizzato per identificare il luogo di esplosione di un ordigno atomico.

Dopo la triste caduta ecco il lento risorgere, non solo di una parte di città, ma un di un vero e proprio pezzo di civiltà. Superare un terribile ricordo senza dimenticarlo, ridando nuova vita e splendore a ciò che è andato distrutto. Questo l'obiettivo posto da Daniel Libeskind, architetto polacco naturalizzato americano, a cui venne affidato il compito di ridisegnare l'area in questione.

Risorgere dalle ceneri

Il masterplan elaborato da Daniel Libeskind ha portato, dal giorno in cui sono iniziati i lavori sino ad oggi, alla costruzione di un complesso polifunzionale, caratterizzato da una serie di importanti opere architettoniche.

Fra le principali ricordiamo la One World Trade Center, meglio nota come Freedom Tower, la 4 WTC Tower, la 7 WTC Tower ed il National September 11 Memorial & Museum. Proprio quest'anno sono stati inoltre inaugurati il World Trade Center Transportation Hub ed il World Trade Center Mall. I singoli progetti sono stati realizzati grazie alla collaborazione con diversi studi d'architettura, i quali hanno seguito il masterplan e la supervisione di Libeskind.

L'ultimo progetto previsto per il nuovo complesso del nuovo World Trade Center, presentato qualche giorno fa al pubblico, è il Perelman Center, un centro artistico che ospiterà al suo interno musica, danza, teatro e cinema, dando vita a quello che per la città di New York sarà un nuovo cuore culturale.

Quest'opera rappresenterà per la Lower Manhattan, quello che il Lincoln Center for the Performing Arts rappresenta per l'Upper Manhattan. L'edificio sarà situato tra la Freedom Tower, il National September 11 Memorial & Museum ed il World Trade Center Transportation Hub ed avrà la forma di un cubo. Sarà rivestito con un marmo traslucido, il quale di notte assumerà un colore dorato, conferendo alla struttura un effetto di fascino e mistero, così come dichiarato da Joshua Prince-Ramus, l'architetto artefice del disegno. Si tratta dello stesso materiale utilizzato per l'edificio della Corte Suprema ed il Thomas Jefferson Memorial di Washington. Altra caratteristica fondamentale di questo nuovo centro culturale, il cui costo totale di realizzazione si aggira intorno ai 250 milioni di euro, sarà la flessibilità dei suoi spazi interni.

Infatti, in occasione di eventi importanti, i tre auditori di cui è dotato potranno essere combinati, dando origine ad uno spazio in grado di ospitare più di mille persone. Come dichiarato da Libeskind, il Perelman Center, rappresenterà il trionfo della vita sul male, nonché una grande prova di democrazia e libertà. Con questo ultimo progetto potrà infine dirsi concluso il duro percorso iniziato dodici anni, grazie agli sforzi compiuti dall'uomo per dare nuova vita ad un spazio devastato dalla violenza ed una nuova speranza a tutti coloro che hanno vissuto il dramma dell'11 settembre 2001.