Una volta di più si deve constatare la grande generosità che gli italiani hanno dimostrato a seguito del Terremoto del 24 agosto 2016 che ha colpito amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto e molti altri borghi e frazioni limitrofe del Lazio e delle Marche. Fin dal primo momento si sono susseguite e moltiplicate le iniziative di solidarietà, le raccolte di fondi, e molto spesso hanno fatto sentire la loro vicinanza anche persone che non vivono nel nostro Paese.

Ma, c'è sempre un ma.

Dove finiscono questi soldi?

L'innata generosità del cuore purtroppo si scontra spesso con il legittimo dubbio. Quando si partecipa a raccolte di fondi o ad altre iniziative di beneficenza si nutre sempre il sospetto che i soldi non finiscano esattamente dove dovrebbero. Pensando probabilmente a questo, ma anche al fine di creare un programma coerente e facile da seguire, il giorno 30 settembre sul sito del Comune di Amatrice è apparso un aggiornamento dal titolo "Adotta un'opera".

Adotta un'opera

Il succo del comunicato è presto spiegato. Il Comune di Amatrice, che si compone anche di numerose frazioni, ha subito tantissimi danni di varia natura.

Sono stati distrutti o pesantemente lesionati edifici pubblici e privati, ma soprattutto è stato frantumato un tessuto economico e sociale che costituisce la vera base da cui ripartire. Come a dire, le case non servono a niente se, quando verranno ricostruite, non ci saranno più persone ad abitarle.

I livelli di emergenza sono due, si legge nel comunicato: 'Da una parte ci sono opere che competono all'apparato statale, come le scuole, e che hanno i loro tempi istituzionali; dall'altra ci sono invece le realtà che si può cercare di ripristinare fin da subito. Si tratta  di chiese, beni culturali (come l'emblematica statua di Cola dell'Amatrice letteralmente decapitata dal sisma), centri di aggregazione e accoglienza'.

Dal sito del comune si può scaricare un elenco completo.

Le donazioni che verranno fatte da qui in poi avranno dunque una destinazione molto precisa, da indicare nella causale del versamento che, chi vuole, potrà fare sul conto corrente dedicato aperto presso la BCC Roma. Ogni singolo cittadino, o associazione, può decidere l'opera a cui destinare i suoi soldi, e quando i lavori avranno inizio, sarà avvisato e potrà monitorare di persona come il denaro versato verrà impiegato.

Operazione trasparenza

L'intento più immediato di questa iniziativa è ben chiaro, ed è quello di garantire la massima trasparenza nell'uso delle donazioni. L'altro aspetto, più sottile da comprendere ma non meno importante, riguarda l'urgenza di iniziare a fare qualcosa di concreto, per lanciare un segnale che fin dall'inizio l'amministrazione comunale di Amatrice ha fatto trapelare con chiarezza.

Gli amatriciani non vogliono lasciare la loro terra, e nemmeno la burocrazia sarà in grado di farli desistere dal fermo proposito di far rinascere il loro borgo esattamente com'era, anzi, magari ancora più bello.