Prima donna ministro della Repubblica Italiana nel 1976 quando entrò a far parte del dicastero del lavoro e della previdenza sociale nel governo presieduto da Giulio Andreotti III. È mancata la notte del 01 novembre nella sua abitazione di Castelfranco Veneto all'età di 89 anni. Più volte - l'ultima del 2006 - era stata sostenuta dai Social, blogger e fans in una sua possibile candidatura anche come Presidente delle Repubblica.
I funerali saranno celebrati nella giornata di venerdì 4 novembre presso il Duomo della cittadina.
Tina Anselmi, prima donna ministro: la carriera
Nata il 25 marzo del 1927, Tina Anselmi fin da ragazza entrò a far parte della Resistenza. Il padre svolgeva il lavoro di aiuto farmacista mentre la madre era casalinga e gestiva insieme alla nonna una piccola osteria. Inizia gli studi nel ginnasio di Castelfranco Veneto e li completa nell'istituto magistrale di Bassano del Grappa. E sarà proprio in questa scuola che Tina maturerà la sua idea di prender parte attivamente della Resistenza: il 26 settembre del 1944, i nazifascisti costringono gli allievi ad assistere all'esecuzione di una trentina di prigionieri, evento che segnerà profondamente gli ideali dell'Anselmi, che dal momento assumerà il nome di battaglia 'Gabriella'.
Da 'Gabriella' a ministro del lavoro
'Gabriella' diviene giovane membro della brigata partigiana Cesare Battisti, per poi passare al Comando del Corpo volontari della libertà (veneto). Sempre nel '44, Tina si iscrive alla Democrazia Cristiana (partito fondato solo 2 anni prima, nel '42). Si laurea nella facoltà di Lettere e intraprende il mestiere di insegnante elementare, continuando a partecipare attivamente nella Cgil e nella Cisl, fondata nel '50, e come dirigente del sindacato degli insegnanti della scuola elementare dal '48 al '55.
La carriera di Tina Alnselmi non si arresta: dal '58 al '64 è incaricata nazionale dei giovani nella Democrazia Cristiana; nel '63 diviene vicepresidente nel comitato direttivo dell'Unione europea femminile; dal '68 al '92 è deputata nella circoscrizione Venezia - Treviso (DC).
Pari opportunità
Nel 1976 ricopre la carica di ministro del Lavoro e della Previdenza sociale, occupandosi attivamente delle problematiche della famiglia, delle donne e della salute, promuovendo la legge sulle pari opportunità. Diviene la prima donna ministro nella storia della Repubblica Italiana. A seguito, l'Anselmi fu eletta ministro della Sanità dando avvio alla riforma che portò all'introduzione del Servizio Sanitario Nazionale.
Nel 1981 l'Anselmi è nominata presidente della Commissione di inchiesta sulla loggia massonica P2, il cui lavoro ebbe termine 4 anni dopo. Durante questi anni di attività politica, Tina Anselmi ha ricevuto più volte consensi e appoggi anche per la possibile elezione a Presidente della Repubblica.
Le parole del Premier Renzi
'Grande esempio di cattolica impegnata in politica e donna delle istituzioni' da Twitter. [...] Con Tina Anselmi scompare una figura esemplare della storia repubblicana', ha affermato il Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi dopo aver appreso la notizia. 'Prima donna ministro della storia italiana. Il suo impegno per le pari opportunità e contro la P2 [...] ne hanno fatto un esempio per chiunque creda alla politica come passione per la libertà'. Il Premier ha concluso con l'esprimere il suo cordoglio per la famiglia. Qui sotto il tweet di Matteo Renzi:
Il Tweet del ministro delle Riforme Boschi
Sui Social Maria Elena Boschi, ministro delle Riforme e delle Pari opportunità, ha scritto il suo messaggio personale di cordoglio alla famiglia, ricordando la figura di Anselmi come un valido esempio di cambiamento: 'Capii allora che per cambiare il mondo bisognava esserci'.
Aggiungendo che 'nessuna conquista è definitiva'.
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