Lo scorso 6 gennaio un giovane ha esploso dei colpi da fuoco presso l'Aeroporto di Fort Lauderdale in Florida molti morti e feriti. Il giovane è stato poi arrestato e identificato dalla polizia. Si tratta di Esteban Santiago di 26 anni. Alla fine il bilancio del suo gesto folle è stato di 5 morti e 13 feriti. Lo stesso è stato presumibolmente imputabile ad un litigio con altri viaggiatori durante il volo.

Florida: il racconto di un superstite

A pochi giorni dalla strage emergono i primi racconti dei superstiti. Incredibile è la storia di Steve Frappier, un professore universitario che deve la sua vita al suo laptop. Il professore era in aeroporto quando ha sentito gli spari che in un primo momento aveva considerato scoppio di petardi. Capita la drammaticità della situazione, si è gettato a terra attorniato di feriti e morti. Proprio accanto a lui un uomo cadeva colpito alla testa. Pochi istanti dopo Frappier avvertiva un forte colpo alla schiena e poi nulla fino all'arresto del Killer. Solo a pericolo scampato, Frappier è riuscito a capire l'origine di quel colpo.

ll killer infatti lo aveva preso di mira e colpito alla schiena. A fermare il colpo è stato il laptop custodito nel suo zaino. La storia ha dell'incredibile, ma queste fortune accadono e, in un mare di morti e di colpi sparati, una vita si è riuscita miracolosamente a salvare. Colpi del destino direbbe qualcuno, di fatto, è il caso di dirlo: la tecnologia ha salvato la vita al professore americano.

Gli esami dell'FBI

Lo zaino e il laptop sono stati consegnati all'FBI che gli ha esaminati estraendo l'ogiva sparata che sarà un utile reparto per le indagini. Il professore sopravvissuto ha dichiarato di sentirsi fortunato e di aver vissuto attimi terribili durante l'attentato. Subito è potuto rientrare al Westerminster Schools di Atlanta di cui dirige il collage universitario.

La strage dell'aeroporto in Florida apre un nuovo capitolo sulla detenzione delle armi negli USA e sul rilascio delle autorizzazioni spesso, forse, scevre di controlli approfonditi sullo stato di salute psicofisico dei titolari di un'arma.