Era il 25 giugno 2016 quando a Sangineto, un caratteristico paesino della provincia di Cosenza, quattro ragazzi decidono di movimentare la loro noiosissima giornata uccidendo Angelo, un bellissimo cane randagio dal pelo bianco. Il cucciolone, che girava libero sul territorio era seguito da alcune volontarie, si fidava dell’essere umano ed era dolce ed indifeso.
La storia del cane Angelo torturato e ucciso a Sangineto
I quattro ragazzi quel maledetto giorno catturano il povero cane Angelo, lo impiccarono ad un albero e senza un briciolo di pietà, decisero di finirlo a palate. Non solo si macchiarono di questa inaccettabile mostruosità, ma si preoccuparono anche di filmare e diffondere su Facebook il terribile video. La cosa creò scompiglio ed indignazione, tant’è che la Procura di Cosenza fu costretta ad aprire un indagine in cui numerose associazioni animaliste si dichiararono parte civile. Lo sgomento e l’indignazione delle persone portarono perfino la trasmissione “Le Iene” ad occuparsi della vicenda, recandosi a Sangineto per poter parlare con i quattro assassini del cane Angelo e dare loro l’opportunità di mostrare un minimo di pentimento.
Non solo questo non avvenne, ma Nina, la giornalista che si occupò del caso dovette lasciare il paese scortata dalla polizia a causa delle minacce ricevute. In seguito all'enorme risonanza mediatica, alcuni abitanti presero le distanze, dai quattro ragazzi, cercando di riabilitare l’immagine del paese. Le interviste se è possibile fecero arrabbiare ancora di più gli italiani.
A processo i quattro assassini: il cane Angelo avrà finalmente giustizia.
Dopo numerose manifestazioni, di cui una tenutasi a Sangineto, boicottata dalle istituzioni del luogo, è arrivata la tanto attesa notizia: il 27 aprile 2017 presso il tribunale di Paola si terrà la prima udienza del processo che vede i quattro assassini del povero cane Angelo alla sbarra.
E’ un piccolo passo avanti, anche se purtroppo già sappiamo che i quattro non faranno neanche un giorno in prigione, poiché in Italia la pena per chi maltratta ed uccide un animale è inferiore ai sei anni e quindi non è previsto il carcere. Diversa invece è la situazione negli Stati Uniti, dove chi uccide un animale viene accusato di omicidio e punito molto severamente, soprattutto se si tratta di giovani. Alcuni studi americani, infatti, hanno dimostrato come chi in giovane età commette simili atrocità, ha elevate possibilità che da adulto diventi un soggetto pericoloso per la comunità.
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