“Con il passare delle ore si affievoliscono le speranze di trovare vivi i dispersi, ma si continua a scavare. La speranza è il motore della macchina dei soccorsi”, Così il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio ha commentato la drammatica situazione all'Hotel Rigopiano a Farindola sul Gran Sasso. Una speranza premiata, dato che il lavoro dei soccorritori sta dando i primi frutti.

Sei le persone trovate vive sotto le macerie, tra cui una bambina. Il viceministro dell'interno Filippo Bubbico ha riferito che al momento i superstiti sono ancora sotto le macerie e i vigili del fuoco hanno più volte parlato con loro. Due elicotteri stanno per far scendere i medici e dare soccorso ai superstiti.

Finora 4 i morti nella tragedia. I soccorritori hanno lavorato per tutta la notte per per trovare i dispersi ancora nell’albergo, che con i nuovi ritrovamenti scendono a 24. Lavorano in condizioni estreme con l'ausilio delle fotocellule, ma a ritmi ridotti, poiché non ci sono le condizioni di sicurezza per un intervento massiccio.

Nel corso della notte turbine e ruspe hanno lavorato per liberare la strada. Ma anche le turbine procedono a rilento, si parla di 700 metri ogni 3 ore.

Le testimonianze

“Una roba da non credere. È stato scioccante, mai visto niente del genere. Temo ci siano poche speranze di ritrovarli in vita”. È la drammatica testimonianza di Christian Labanti, operatore del soccorso alpino emiliano, uno dei primi ad arrivare sul luogo del disastro. e invece poco fa la bella notizia del ritrovamento di sei persone vive sotto le macerie. Bruno Di Tommaso, direttore dell'hotel rigopiano, racconta di essere sceso per coordinare da Pescara le operazioni di soccorso per lo sgombero della neve, ma poi alle 17:00 la situazione è precipitata.

Ha anche affermato che il gestore dell'hotel, il nipote Roberto Del Rosso, era preoccupato per la tanta neve. Dice che al momento dell'incidente tutto lo staff dell'albergo era radunato al bar, mentre invece gli ospiti si trovavano nella hall, aspettando di andare via. Erano in attesa dello spazzaneve che non sarebbe mai arrivato. Le persone presenti all'interno dell'albergo erano spaventate per le forti scosse di Terremoto e non tanto per il maltempo e per la neve abbondante. Ovviamente una slavina era immaginabile”. Questo il commento di un amico di Roberto Del Rosso, titolare dell'Hotel Rigopiano e anch’egli fra i dispersi.

Il presidente della Commissione Europea, Jean Claude Junker, ha espresso la propria solidarietà tramite il portavoce Margaritis Schinas. Affermando di lodare i primi soccorritori e ribadendo di essere pienamente pronto a mobilitare tutti gli strumenti a disposizione per alleviare l'impatto di questo disastro.