Il dramma del Terremoto in centro Italia non accenna ad arrestarsi. Ieri l' Hotel "rigopiano" sul Gran Sasso, a Farindola in provincia di Pescara è stato travolto da un'enorme slavina, staccatasi per le violenti scosse di terremoto di ieri mattina. La furia della neve avrebbe spostato la struttura di oltre dieci metri. Il bilancio provvisorio è di una vittima. Ma il Capo del soccorso alpino abruzzese Antonio Crocetta, che da ieri sera si è messo in marcia con gli sci per raggiungere l'albergo, parla di “tanti morti” e di una “valanga immensa”. All'interno dell'hotel erano presenti 22 persone più il personale.
I dispersi dell'albergo risultano essere 30. La valanga si sarebbe propagata in un tratto boschivo investendo auto, bestiame e parte dell'albergo, la cui restante parte è invece crollata. Alcune persone presenti nell’hotel sarebbero scesi a valle a dare l'allarme. I soccorsi sono resi difficili dalla neve. I mezzi di soccorso sono bloccati a circa 9 km dall'albergo da una coltre di neve alta 2 metri, che impedisce di proseguire. I soccorritori stanno raggiungendo il luogo del disastro in elicottero e con un mezzo cingolato dei vigili del fuoco.
Per fortuna ci sono dei superstiti. Come Giampaolo parete, 38 anni, che racconta scioccato di essere salvo per essere andato a prendere una cosa in automobile.
La moglie e i due figli sono invece sotto le macerie. “All'arrivo della valanga sono stato sommerso dalla neve, ma sono riuscito ad uscire. Ho atteso quindi l'arrivo dei soccorsi nella mia auto che per fortuna non era stata sepolta.Oltre a Gianpaolo Parete, anche un’ altra persona che si trovava all'esterno dell'albergo è scampata al disastro.
La vicenda dell’hotel “Rigopiano” arriva in una giornata resa già drammatica dallo sciame sismico propagatosi da ieri mattina, aggravato dall’emergenza maltempo. Ben 4 le scosse di magnitudo maggiore a 5 con epicentri in provincia di L’Aquila e Rieti. “Una fenomeno mai visto prima” secondo l’INGV che afferma che non si ricordano nella storia recente ben 4 scosse di tale intensità nell’arco di sole tre ore.
E durante la notte sono state registrate almeno 80 scosse di magnitudo non inferiore a 2, di cui due di magnitudo 3.5.
"Ogni scossa aggrava le condizioni dei nostri concittadini, ma aumenta anche la determinazione a star loro vicini e ad aiutarli" ha affermato ieri il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.