Sono stati ritrovati 74 corpi senza vita sulle coste libiche, la maggioranza uomini, e provenienti dalle regioni sub-sahariane. Secondo la croce rossa il naufragio sarebbe avvenuto due giorni fa, e in questo arco di tempo i giovani migranti avrebbero perso la vita. La Libia è un luogo strategico e cruciale per i trafficanti di esseri umani.
I viaggi
Spesso i migranti vengono trasportati su imbarcazioni di legno danneggiate, o su gommoni in pessime condizioni e misure minori rispetto al numero effettivo di persone trasportate.
Il rischio di tali viaggi aumenta perchè le imbarcazioni, oltre a non essere adatte alla traversata, partono con poco combustibile. L'intento non è approdare sulle coste italiane, ma raggiungere le acque internazionali e quindi consegnare i migranti alle imbarcazioni di salvataggio e soccorso europee che fanno vedetta.
Le vittime in un anno
Nel 2016 la tratta di esseri umani nel Mediterraneo ha causato oltre 4.500 vittime, tra essi molti bambini. Mentre, Sono state 181.000 le persone ad intraprendere il viaggio e arrivare sulle coste italiane. Il blocco del passaggio in mare tra Turchia e Grecia ha verosimilmente creato un aumento delle partenze verso le coste italiane.
Lo scorso mese i leader europei si sono riuniti a Malta allo scopo di trovare una soluzione efficace a tale esodo. La soluzione incontrata è stata offrire denaro e assistenza alla Libia. Più che di una azione Politica sembrerebbe si tratti di un gesto disperato e poco ponderato, soluzione ampiamente criticata dalle varie NGO che operano sul campo da anni nel tentativo di trovare una soluzione effettiva alla crisi. Di fatti il ricorso alla donazione di denaro alla Libia non farebbe altro che aumentare i rischi e gli abusi nei confronti dei migranti.
La disumanizzazione
Mentre si cercano soluzioni sulle coste libiche, nei territori europei l'insofferenza ed una cattiva gestione della crisi aumentano e peggiorano.
Qualche giorno fa a Parigi la gendarmerie ha collocato sassi nei sottopassaggi della città per impedire che migranti potessero trovare ricovero. Il mese scorso il suicidio di un giovane migrante a Venezia veniva filmato nella totale indifferenza delle persone presenti. Il summit europeo di Malta, raccontato da Gentiloni, come una grande conquista, sembrerebbe tralasciare il lato umano di una questione in cui si tratta di vite e non di numeri da respingere al mittente.