Donald J. Trump fa ancora parlare di sé. Il neo-presidente degli Stati Uniti d'America, eletto tra mille perplessità, in queste settimane ha dimostrato grande determinazione e tenacia. Innanzitutto, fin dall'inizio del suo mandato, si è adoperato per innalzare un muro che separerà l'America dal Messico. Inoltre sta rispettando tutte le promesse fatte durante la campagna elettorale, compresa la volontà di espandere l'arsenale nucleare degli USA.
Trump: l'idea per scoraggiare l'afflusso di immigrati
Trump vorrebbe separare i figli dalle madri che entrano clandestinamente negli USA. Secondo il presidente americano, questa misura scoraggerebbe chiunque a varcare i confini tra Messico e Stati Uniti. In molti considerano questa proposta "anticostituzionale", ma il governo sta andando avanti nel suo lavoro, preparando un nuovo intervento che prevederebbe - in caso di violazione della legge - la separazione delle madri dai figli. Di conseguenza, chiunque dovesse provare a superare il muro, andrebbe incontro a pene piuttosto severe.
Il provvedimento ha come obiettivo principale una drastica riduzione dell'immigrazione irregolare.
Tuttavia le associazioni a tutela dei diritti civili sostengono che la proposta non supererà l'esame di costituzionalità. Ecco le parole di Christina Fialho, direttore esecutivo delle Community Initiatives for Visiting Immigrants in Confinement: "Separare le madri che cercano asilo politico dai loro figli viola i loro diritti (garantiti) dal Quinto Emendamento della Costituzione".
Altri 15.000 agenti contro l'immigrazione
Secondo quanto riportato dalla Cnn, il governo americano ha in programma l'assunzione di 15.000 agenti per rafforzare la lotta contro l'immigrazione irregolare. La volontà statunitense è quella di assumere 10.000 nuove unità dell'Immigration and Customs Enforcement (agenzia federale che si occupa degli immigrati irregolari), e altre 5.000 del Customs and Border Protection, che controlla gli ingressi negli USA.
L'intento di Trump è quello di portare al massimo livello le misure di sicurezza, per proteggere il territorio americano dagli attacchi terroristici.
A tal proposito, un rapporto della Homeland Security sottolinea come i jihadisti che hanno compiuto attentati sotto le direttive dell'Isis fossero già radicalizzati da anni nel paese, quindi la minaccia potrebbe già trovarsi all'interno degli Stati Uniti.