Non è un periodo positivo per l'amministrazione Trump, dopo le polemiche giudiziarie seguite al bando anti musulmano e la sconfitta conseguita in merito alla tentata riforma sanitaria. Ma 'The Donald' non si arrende, e prosegue dritto per la sua strada. E oggi, martedì 28 marzo 2017, sarà la giornata in cui chiederà all'incirca un miliardo di dollari, attraverso un ordine esecutivo destinato al Congresso, per la costruzione dei primi 99 chilometri del Muro volto a delimitare con maggiori ristrettezze il confine con il Messico.
Altro cavallo di battaglia, questo, della sua campagna elettorale.
Il progetto
Il muro, com'è noto, si rivelerebbe funzionale a un controllo più stringente rispetto all'immigrazione clandestina, problema atavico per gli Stati Uniti. La richiesta promossa dalla Casa Bianca, contenuta in un supplemento al bilancio del 2017, prevederebbe la ristrutturazione di 22 chilometri di muro già presenti, e la costruzione di altri 77,2 chilometri. Il documento, elaborato dal Dipartimento per la Sicurezza Nazionale, è stato citato dalla Cnn. Per il 2018, inoltre, questo "supplemento di budget" richiederebbe ulteriori finanziamenti per 2,8 miliardi di dollari, relativi a dispositivi tecnologici e a nuove infrastrutture da collocare sempre al confine con il Messico.
L'altra sfida a Obama
Trump si sta inoltre dotando degli strumenti necessari per affossare un'altra riforma targata Obama: quella ambientale. Per oggi è previsto infatti l'ordine esecutivo per annullare le politiche inaugurate dalla precedente amministrazione sul 'climate change'. Il provvedimento, secondo quanto trapela da indiscrezioni, dovrebbe porre fine ad almeno sei misure approvate da Obama in merito. L'obiettivo del tycoon è quello di creare posti di lavoro e potenziare parallelamente la produzione di energia. Trump vuole inoltre modificare le linee guida che regolano le emissioni di carbonio in America, le quali avrebbero secondo lui creato delle problematiche relativamente ai posti di lavoro.
Obiettivo primario quello di raggiungere l'autosufficienza in termini di energia. L'ordine esecutivo è stato firmato simbolicamente nella sede dell'Epa, l'agenzia deputata alla protezione ambientale. La settimana scorsa, inoltre, Trump aveva liberalizzato l'avvio dei lavori per la costruzione del contestato oleodotto Keystone XL, bloccato precedentemente da Obama.