L'istituto statale per sordi di roma è da considerare un'istituzione, se si pensa che è stato fondato più di 200 anni fa (precisamente nel 1786) e che è stata la prima scuola pubblica per persone sorde nel nostro paese. Eppure ad oggi rischia la chiusura, ed è per questo che è stato lanciato un disperato appello al Ministero dell'Istruzione per cercare di evitare questa triste eventualità. Da due decadi la struttura attende l'emanazione di un decreto previsto dalla legge Bassanini, promulgata nel 1997, che dovrebbe trasformarla in Ente Nazionale di supporto all'integrazione delle persone sorde, il che le consentirebbe l'ottenimento dei finanziamenti fondamentali per lo svolgimento di quel ruolo.

Oggi, infatti, l'istituto è in grandissima difficoltà e rischia di essere costretto a chiudere in un lasso di tempo decisamente breve. Nemmeno un piccolo finanziamento, promesso lo scorso anno dal ministro Giannini, è arrivato a destinazione, così come è fallito il tentativo di inserire la questione nella legge finanziaria di quest'anno.

Un patrimonio comune che rischia di andare perso

Questa realtà rappresenta un patrimonio che dovrebbe assolutamente essere tutelato, considerate le numerose attività di formazione e aggiornamento sulla sordità che vi vengono svolte. Ad esempio vengono prodotti video a scopo didattico e informativo nella lingua dei segni ed esiste uno sportello che fornisce consulenze a famiglie e singoli, specie con riguardo ai bambini in età scolare, per consentire un supporto anche a livello psicologico e legale.

Inoltre annualmente vengono organizzati diversi eventi, uno su tutti il Festival Internazionale del Cinema Sordo, che attira l'interesse mondiale. A tutto questo, poi, si aggiungono le attività svolte dagli altri edifici presenti in Via Nomentana, che vanno dall'integrazione tra studenti udenti e non, all'insegnamento delle lingue, alla pittura, al teatro, al gioco degli scacchi e non solo. Per questo la mobilitazione, manifestata anche tramite l'apertura di una pagina facebook, appare quanto mai legittima ed è auspicabile che le richieste possano essere accolte.