Le modelle e il mondo della Moda sono spesso al centro di dibattiti sulla dignità della donna. C'è chi ritiene che molte case di moda tendono a sottoporre a innumerevoli sacrifici le mannequin. Proprio in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle donne sono venuti alla ribalta due manifesti di Yves Saint Laurent. Le locandine hanno sollevato innumerevoli polemiche per le pose e la forma fisica delle modelle, ritenute da molti anoressiche. Poster che, secondo l'Autorità professionale di regolamentazione della pubblicità francese, sarebbero 'degradanti'.
L'invito a boicottare i prodotti
Yves Saint Laurent, celebre brand francese, è stato costretto a ritirare le locandine 'oscene' dall'Autorità transalpina che monitora la pubblicità. Quelle immagini sono state bollate come 'degradanti' e 'scioccanti' da molte persone. L'Autorità ha fatto il possibile per fermare la diffusione di quei manifesti, spinta anche dalle innumerevoli segnalazioni ricevute. I manifesti incriminati e ritirati erano due: uno mostrava una longilinea modella in piedi, con tacchi a spillo, pattini a rotelle e calze a rete; l'altro ritraeva un'avvenente donna per terra, con le gambe divaricate.
Il giorno precedente alla Festa della donna molti internauti hanno esortato, a suon di hashtag, a boicottare i prodotti di Yves Saint Laurent a causa di quelle locandine indegne, tendenti a svilire le donne.
No comment della maison francese
Ha biasimato e disposto l'immediato ritiro della campagna pubblicitaria della nota maison il ministro per i diritti delle donne, Laurence Rossignol, secondo cui tali immagini pongono il 'gentil sesso' in una 'posizione umiliante'. Sembra che Yves Saint Laurent non abbia ancora rilasciato commenti sulla vicenda, limitandosi quindi a ritirare i manifesti. Rossignol ha precisato su France 2 che quella campagna pubblicitaria è veramente piena di difetti, ritraendo donne quasi anoressiche.
Insomma, quelle immagini rappresenterebbero l'esaltazione dell'anoressia, brutta piaga del mondo della moda e non solo. Le locandine, alla fine, sono state ritirate. Forse la maison transalpina ha compreso di aver superato i limiti della decenza.