Un uomo di 46 anni, Ciro Sorrentino, ha sparato per strada alla sua ex moglie di 50 anni, Antonietta di Nunno, in un parcheggio di Segrate, comune dell'hinterland milanese. Dopo averla colpita alla testa, ha rivolto la pistola contro se stesso per suicidarsi. Nessuno dei due è morto sul colpo. Entrambi sono stati ricoverati in condizioni gravissime in ospedale. Ma nel caso della donna, i medici hanno perso da subito la speranza di poterla salvare e le hanno diagnosticato la morte cerebrale. I due si stavano separando.
La tragedia è avvenuta ieri nel pomeriggio.
Tentato omicidio suicidio, la prima ricostruzione dei fatti
I carabinieri della compagnia di San Donato Milanese, intervenuti nel parcheggio pubblico di via Benvenuto Cellino di Segrate dove è accaduta la tragedia, hanno ipotizzato da subito che si sia trattato di un tentato omicidio-suicidio, e sono al lavoro per ricostruire l'esatta dinamica dei fatti. Intanto, da una prima ricostruzione, è emerso che la coppia di conviventi che ha 4 figli, era in fase di separazione. I due sono residenti a Borghetto Lodigiano, Lodi, ma domiciliati a Milano in zona Mac Mahon.
Ieri pomeriggio dopo l'ennesima lite, la donna, Antonietta di Nunno, ha lasciato l'abitazione di Milano per andare a dormire dalla madre che vive a Segrate. L'uomo, Ciro Sorrentino, pregiudicato per fatti di droga, uscito mesi fa dal carcere, l'ha raggiunta in scooter a Segrate per chiarire la situazione. Dopo averla caricata in zona a bordo del motorino, ha percorso con la donna un breve tratto fino a fermarsi al parcheggio di via Benvenuto Cellini. Ma forse più che per discutere a Segrate è arrivato con una precisa intenzione dal momento che aveva una pistola in tasca. Alcuni testimoni hanno raccontato di averli visti litigare animatamente tra le auto in sosta, strattonarsi, finché l'uomo ha estratto la pistola, una semiautomatica 6,35, e l'ha diretta contro la madre dei suoi quattro figli proprio quando la donna, che stava già per andarsene, si è voltata.
L'ha colpita alla testa. Poi ha rivolto la pistola verso se stesso e se l'è puntata alla tempia nel tentativo di uccidersi.
La corsa in ospedale e l'ennesimo femminicidio
Giunti sul posto con due ambulanze, un'auto medica e l'elisoccorso, i soccorritori del 118 li hanno trovati entrambi riversi a terra. Lui era cosciente ed è stato ricoverato all'ospedale San Raffaele. La donna, trovata in stato di incoscienza, è stata invece portata al Policlinico. La sua situazione è apparsa da subito gravissima e i medici hanno stabilito la morte cerebrale. L'uomo è arrivato all'appuntamento con una pistola con matricola abrasa. L'arma è stata recuperata a terra nel parcheggio dove si sono svolti i fatti e sequestrata dai carabinieri che dovranno accertarne la provenienza.
Nulla esclude che il pregiudicato se la sia procurata in ambienti criminali di sua conoscenza. Certo è che a quell'incontro ci è arrivato armato, come se già avesse in mente l'agguato. Per il resto è purtroppo una storia tristemente simile a molte altre: quella della violenza scatenata da parte di un uomo che non accetta la fine di una storia e la possibilità che la sua ex compagna decida di iniziare una vita autonoma.