Eravamo abituati a sentire parlare di Fabrizio Corona come un uomo spavaldo e pieno di sé, soprattutto se ripensiamo ai tempi in cui stava con Belen Rodriguez, ed era un uomo invidiatissimo per via della fama, della bellezza e delle donne conquistate. Allora, tutto quello che toccava si trasformava in oro. Ma i problemi giudiziari che lo hanno interessato, lo hanno riproposto invece dietro le sbarre o davanti alla Corte di un tribunale.
Oggi la sentenza del 'caso Corona': 1 anno invece che 5
Prima che i giudici si ritirassero in camera di Consiglio per decidere la sentenza finale a carico dell'ex re dei paparazzi, Fabrizio Corona ha consegnato una lettera al presidente Guido Salvini. All'interno di questa, ringrazia per averlo 'sopportato' e per aver prestato attenzione alle sue parole; elementi fondamentali che gli hanno permesso di difendersi in tribunale, nel lungo processo a suo carico.
Fabrizio Corona era stato infatti arrestato per intestazione fittizia di beni nell'ottobre 2016, in seguito al ritrovamento di 1milione e 760mila euro nel controsoffitto di un appartamento, intestato alla collaboratrice Francesca Persi, e per altri 900mila euro trovati nelle cassette di sicurezza custodite in Austria.
Il fatto avvenne quando, in seguito allo scandalo Vallettopoli era agli arresti domiciliari, dopo aver trascorso un lungo periodo di fermo fra il carcere di San Vittore e la comunità di Don Mazzi cui fu affidato.
Le lacrime di Corona e la sentenza
Spesse volte nell'aula del tribunale, Fabrizio Corona è apparso preoccupato per la situazione fuori dal suo controllo. I tentativi di discolparsi sono stati tanti e spesso sul suo viso si son viste comparire delle lacrime. Oggi confessa ai giudici di essere stanco, di non sentirsi più forte e di essere preoccupato per quel figlio lasciato all'anziana madre.
"Sono sempre stato un casinista", scrive nella lettera consegnata al giudice Guido Salvini. "Sono forse matto ma non sono un criminale e mai sarò un mafioso'', recitava ancora la lettera. Questo pomeriggio i giudici si sono pronunciati sulla richiesta dell'accusa, che voleva Fabrizio Corona condannato a 5 anni per intestazone fittizia.
Sono arrivate anche le parole del figlio Carlos a far commuovere Corona: "Non può esistere una società basata sul libero arbitrio, cerca di essere fiducioso e soprattutto ricorda che il perdono è meglio di una preghiera".
Ma ancor più deve averlo commosso la caduta dell'accusa di intestazione fittizia, ben più grave di quella per la quale è stato infine condannato, e cioè la sottrazione fraudolenta delle imposte: la sentenza finale quindi, lascia Fabrizio Corona in carcere ancora un anno, dopodiché l'ex paparazzo sarà finalmente libero.