L'accordo è stato stipulato tra il Comune di Milano, la Comunità di Sant'Egidio, le associazioni Refugees Welcome Italia e Airbnb con l'obbiettivo di accoglienza di 100.000 persone clandestine in tutto il mondo.
Condivisione delle case gratis
Il progetto nasce dall'iniziativa "Open Homes Rifugiati", una piattaforma online che mette in contatto le persone che tentano di scappare dal proprio paese con le varie associazioni pronte ad ospitare i migranti nel mondo.
L'ultimo accordo che è stato firmato per la stessa causa è tra l'Airbnb e il Comune di Milano, la Comunità di Sant'Egidio e Refugees Welcome Italia e secondo Joe Gebbia, co-fondatore di Airbnb, "ospitare per qualche notte una persona che è scappata dal proprio paese, fa differenza".
Airbnb ha dato vita nel 2012 ad un grande progetto di solidarietà, proprio in seguito dell'arrivo dell'uragano Sandy negli USA, che distrusse intere abitazioni; moltissimi proprietari di case offrirono ospitalità gratuita, affrontando l'emergenza di quell'anno nel migliore dei modi.
Iniziativa promossa a Milano
L'assessore ai servizi sociali, Pierfrancesco Majorino, ha dichiarato che nel Comune di Milano sono oltre un centinaio gli host che si sono proposti per partecipare a questa nuova iniziativa di ospitalità con i migranti.
Majorino si è anche detto "orgoglioso" del fatto che una città come Milano possa essere stata fautrice della sperimentazione dell'accoglienza su Airbnb.
Joe Gebbia ha dichiarato che le regole per diventare un host disponibile a dare accoglienza gratuita sono semplici e scritte sul sito della sua piattaforma: bisognerà dare la propria disponibilità all'accoglienza gratis, indicando sul calendario i giorni disponibili. Successivamente saranno le stesse associazioni ad effettuare la prenotazione sul sito di Airbnb in base al piano di gestione dei flussi migratori. Verranno ospitate negli alloggi, tutte le persone in possesso della richiesta di asilo e con lo status di rifugiato.
Il Comune di Milano ha sottolineato che qualsiasi cittadino che voglia mettere a disposizione la propria casa per accogliere un migrante, potrà registrarsi a costo zero sul sito di Airbnb o potrà farsi aiutare dalle varie associazioni.
Ad oggi le persone che hanno aderito alla nuova iniziativa "Open Homes" sono 6.000, delle quali un centinaio italiane. Fino ad oggi l'ospitalità era stata offerta alle persone colpite dai 65 disastri naturali avvenuti nel mondo.