Saranno presto attivi l'Osservatorio per l'integrazione degli alunni stranieri, che si occuperà anche d'intercultura, e quello per l'inclusione scolastica. Sono stati già firmati i decreti per le relative costituzioni. Le due strutture dovranno essere, soprattutto, luoghi di reale confronto su argomenti di assoluta rilevanza. La Scuola italiana, secondo la ministra Fedeli, è già inclusiva, grazie anche all'impegno profuso dagli insegnanti.
Si punta a una scuola capace di accogliere sempre più alunni diversamente abili, un tema che riguarda da vicino un massiccio numero di famiglie e associazioni.
Andare oltre le diffidenze
In tema d'Intercultura, si procede verso il potenziamento dell'offerta formativa. Sono complessivamente più di 800 mila i giovani cittadini non italiani nel sistema scolastico del nostro Paese. Occorre considerare un dato che accomuna più della metà di questi studenti: la nascita in Italia. La scuola può aiutare ad andare oltre le diffidenze, a stimolare la condivisione della responsabilità di un futuro comune, diventando soprattutto "laboratorio di convivenza". In tale contesto si preannuncia decisamente fondamentale il ruolo dell'Osservatorio.