In Arabia Saudita lo sceicco Saad Al Hajry ha dichiarato che le donne non possono guidare perché hanno un quarto di cervello. Una vicenda assurda, resa ancora più paradossale dalla carica che occupa lo sceicco ad Asir, località al sud del Paese, quella di presidente del Consiglio della fatwa della provincia di Asir. Un po' come se oggi in Italia il governatore di una Regione dicesse che le donne non possono lavorare perché devono accudire i figli e la casa.

Nonostante tale tesi sia stata pronunciata di recente, nella regione araba in un futuro non troppo lontano ci saranno importanti cambiamenti sotto questo punto di vista.

'Un aspetto fisiologico'

Il riferimento al quarto di cervello non sarebbe l'unica sciocchezza pronunciata dallo sceicco Al Hajry, nel corso di un incontro di fronte ad un pubblico di soli uomini. Prendendo come base del concetto l'assioma che la donna ha un quarto di cervello e per questo non può guidare la macchina, lo sceicco saudita ha anche affermato che tale condizione non è una colpa dell'essere femminile, ma è un aspetto fisiologico.

Come dire che tutte le donne quando nascono presentano il 20 per cento del cervello di un uomo e non per caso ma perché è la loro natura.

Nel corso del suo intervento, Al Hajry ha chiesto ai suoi ascoltatori se sarebbero d'accordo nel dare la patente ad un uomo che dimostri di avere il 50 per cento delle funzionalità del cervello. Tutti in coro hanno risposto con un secco no. Da qui allora l'assioma "cervello uomo 100 per cento : donna 20 per cento". Pensate che in Arabia Saudita la pensino tutti come Al Hajry? La risposta comune sarebbe "Sì". In realtà il vento sta cambiando. Forse nella provincia di Asir si è rimasti un po' indietro, ma a livello di Paese a breve le donne riceveranno una risposta confortante.

Patente alle donne con più di 40 anni

Manca meno di un mese a quella che potrebbe essere una decisione epocale per l'Arabia Saudita. La Shura, una sorta di nostro Parlamento, discuterà la proposta di concedere la patente alle donne sopra i 40 anni. Per il mondo occidentale l'entusiasmo intorno a tale avvenimento può sembrare paradossale, ma riflettendoci bene niente di questa storia ha dello stravagante, anzi. A partire dalle parole dello sceicco saudita Al Hajry, il cui video è stato condiviso e criticato sui social media arabi da migliaia e migliaia di utenti. Per conoscere come andrà a finire l'intera vicenda, dovremo aspettare meno di un mese.