A 8 anni un bambino dovrebbe pensare unicamente a divertirsi insieme ai propri amici e compagni di scuola. Invece, Jackson sogna il suicidio. La sua è una storia che ha coinvolto oltre 100 mila persone negli Stati Uniti, la somma dei "mi piace" e "condivisioni" che il post scritto dal padre ha ricevuto. Jackson Bezzant è affetto dalla sindrome Treacher-Collins, una malattia che colpisce prevalentemente la struttura del viso, rendendolo quasi deforme. A scuola la vita del ragazzino è divenuta impossibile, tra insulti e prese in giro varie. Alla fine il genitore del piccolo - Dan Bezzant - ha deciso di parlare.

Commuovendo un intero Paese.

'Mostro, scherzo della natura'

Il figlio di Dan è un bambino come tutti gli altri. Il mondo di oggi però, quello che regala uno smartphone anche ai bambini, insegnando loro come scattare selfie e quant'altro, è troppo superficiale per riconoscere quella che è l'unica verità. Jackson forse è soltanto più sfortunato degli altri, perché deve convivere con una malattia che agli occhi delle persone lo rende un "mostro", come lo hanno definito i suoi compagni di classe, gli stessi con cui dovrebbe andare a giocare a pallone oppure al parco.

Per il piccolo Jackson, ricevere ogni giorno insulti dagli altri bambini è divenuta ormai la normalità. Mostro, scherzo della natura.

"Brutto" in confronto suona quasi come un termine positivo. La sua storia è solo la punta dell'iceberg di un sistema malato, dove la corsa allo scatto migliore e al cestino facile è divenuta la moda dilagante del nuovo millennio. E nel mentre il mondo corre veloce c'è chi, a 8 anni, pensa al suicidio. Come il ragazzino di Idaho Falls, contea del capoluogo di Bonneville.

La sua colpa? Avere un volto diverso dagli altri. Ma non per questo deve essere trattato diversamente, considerato un mostro eccetera. In un mondo normale, sarebbero gli altri i mostri.

La lettera del padre

"He talks about suicide." Il pensiero al suicidio è forse il passaggio più duro della lettera. Un post dove compare anche la parola amore.

Sembra un paradosso, ma in realtà il concetto di amore è l'unica medicina da utilizzare per guarire un mondo malato. "Talk to them about compassion and love". Dan Bezzant, con le sue poche righe, chiedendo di condividere il suo messaggio, ha spezzato una catena di odio infinito. Lo ha fatto con amore, anche se ha confessato all'inizio di avere il cuore a pezzi. Un paradosso anche questo, ma è la stessa vita ad essere paradossale. La condivisione sana e che al centro ha l'amore può ancora creare dei miracoli. Terreni.