Rimini. Per Gessica Notaro, la giovane che adorava e lavorava con i delfini, sfregiata in viso con l'acido dall'ex fidanzato nativo di Capo Verde, Edson Tavares, che non accettava la fine del loro rapporto d’amore, è arrivato il momento di pretendere che sia fatta giustizia. Tuttavia, nonostante la legge possa essere in grado, al termine del processo, di condannare al carcere l'imputato e di obbligarlo a versare un risarcimento danni alla vittima, costei comunque rimarrà per tutta la vita segnata da quell'orribile gesto che rischia tuttora di causarle gravi problemi alla vista.
Gessica, nonostante sia ancora sotto shock per la terribile aggressione subita, finora si è sempre presentata in aula indossando degli occhiali, dichiarando di non sentirsi sicura nemmeno in quel luogo, poiché conosce bene l'ira che è in grado di scatenare l'ex fidanzato. A tal proposito, gli avvocati della ragazza hanno chiesto che Tavares fosse portato in una cella di sicurezza durante il processo. Il giudice ha accolto l'istanza presentata dalla difesa, con l'imputato che ha manifestato tutto il suo dissenso verso questa decisione, dicendo di non voler essere trattato come un animale.
Gli avvocati di Tavares hanno cercato di bloccare il processo
All'inizio dell'udienza, i legali di Tavares hanno cercato di impedire che il processo partisse, adducendo però delle motivazioni che, alla realtà dei fatti, sono risultate piuttosto labili e facilmente confutabili. Secondo gli avvocati dell'imputato, infatti, questi non poteva essere sottoposto al processo per aver aggredito l'ex fidanzata con dell'acido, giacché risulta già in corso un altro procedimento giudiziario per stalking. Ma questa linea difensiva non è risultata efficace, e così è partita l'udienza con rito abbreviato, durante la quale il pubblico ministero ha chiesto 12 anni di reclusione per il reato di lesioni gravi (senza attenuanti generiche) e con le aggravanti della premeditazione e crudeltà.
I legali della ragazza chiedono 1 milione di euro di risarcimento danni
Al processo - che riprenderà il 20 ottobre - anche le parti civili hanno presentato le rispettive richieste. Innanzitutto gli avvocati di Gessica hanno chiesto un milione di euro di danni relativi a tutto ciò che la giovane ha dovuto sopportare e alle conseguenze che l'aggressione con l'acido sta provocando nella sua vita. Il Comune di Rimini, invece, ha chiesto 100mila euro di provvisionale, mentre la Regione Emilia Romagna ha avanzato richiesta per 50mila euro di risarcimento.