Si è tenuto il 27 gennaio 2018 l'incontro all'istituto Enrico Fermi di Aragona sui rischi del sexting correlato al cyerbullismo, con lo scopo di informare e tutelare gli studenti dell'ultimo biennio scolastico. Purtroppo, il bullismo virtuale è un fenomeno in rapida espansione, soprattutto se associato a contenuti di tipo sessuale.

Cos'è il sexting?

ll sexting consiste nell’inviare messaggi, video e foto dall’esplicito contenuto erotico tramite messaggi.

È un’usanza non troppo recente, ma che si sta pericolosamente diffondendo tra i giovanissimi. Sono sempre più premature, infatti, le fasce d’età di ragazzi e ragazze che ricevono il permesso di possedere e utilizzare, spesso senza controllo, il cellulare. Si tratta della cosiddetta generazione dei nativi digitali, ovvero tutti quei ragazzi nati in una società in cui la tecnologia e i social media stanno prendendo sempre più il sopravvento. Questi giovani, rispetto alle generazioni precedenti, crescono a stretto contatto con le nuove tecnologie: basti pensare, ad esempio, a quante madri hanno l’abitudine di condividere sul proprio profilo social le foto dei propri bambini, spesso anche quotidianamente.

Inoltre sono numerosi i genitori che lasciano i bambini, anche nella prima infanzia, ovvero dai 0 ai 6 anni, giocare con il proprio tablet o smartphone invece che con giochi tradizionali e sicuramente più adatti alla crescita.

Questi bambini sviluppano competenze tecnologiche sorprendenti, a discapito però delle relazioni sociali: a 10 anni sono in grado di utilizzare perfettamente un cellulare, ma non riescono a stringere o a mantenere un’amicizia a causa dell’insicurezza e dell’instabilità emotiva. È in questo triste scenario che i ragazzi in età puberale vengono influenzati dalle pratiche e dagli atteggiamenti del mondo adulto, appreso tramite la televisione o il telefono, in cui possono visualizzare contenuti inadatti alla propria età indisturbati.

Si diffonde sempre più precocemente, tra ragazzini e ragazzine di 12 anni, l’idea del sesso come strumento di conquista, come requisito di maturità: un modo di far parte del mondo dei grandi. Così vengono chieste e scambiate foto erotiche, di parti del corpo nude, e spesso si sfocia nel cyberbullismo.

Come agisce il cyberbullismo?

Si tratta di bullismo attuato online, ovvero sul web. Spesso, per situazioni di conflitto o altre dinamiche, le foto esplicite di ragazze e ragazzi vengono fatte girare sulle piattaforme internet come Facebook o gli altri social media, ovviamente senza il consenso delle persone raffigurate. Tutto ciò con lo scopo di denigrare, imbarazzare, discriminare. Altre volte quelle stesse foto vengono usate per ricattare. È una dinamica preoccupante che si sta diffondendo, per una triste constatazione, oramai a macchia d’olio.