Un 40enne aveva creato un profilo falso su Facebook, facendo credere a una 15enne di Roma di essere uno studente 25enne di medicina. La ragazzina non immaginava che la persona con cui aveva chattato molte volte fosse in realtà un uomo maturo. Dopo tante sessioni di chat, la minorenne aveva accettato di incontrarsi con l'uomo e purtroppo si è resa conto del tranello solo quando lui le ha imposto di seguirlo; la ragazzina è stata stuprata in un casale abbandonato in via Tiburtina. Il terribile episodio risale al 2014. L'uomo aveva già commesso violenze simili ed era stato condannato a 3 anni di reclusione.

Non riusciva a contenere le sue pulsioni sessuali

Il gip dopo qualche mese dallo stupro aveva emesso un divieto di avvicinamento alla ragazzina, dunque niente carcere per il 40enne che aveva finto di essere uno studente 25enne. Nonostante il provvedimento del giudice, lo stupratore ha assillato la studentessa in ogni modo, specialmente con i messaggi. Un giorno si è anche atteggiato a padre della minorenne davanti alla scuola, un comportamento biasimevole che ha portato l'uomo in carcere. Ora sta scontando un cumulo di pene per reati contro il patrimonio.

Il gip, prima di disporre il divieto di avvicinamento alla 15enne, aveva affermato che il violentatore non riusciva a contenere le sue pulsioni sessuali.

Nonostante tale indole, il giudice aveva scelto di lasciarlo libero, obbligandolo solo a non avvicinarsi alla vittima dello stupro.

Gli stupri a Roma

Un nuovo caso di stupro sfociato da una falsa amicizia nata su Facebook. Un incontro su Facebook era diventato un dramma anche per due 14enni di Roma: la coppia aveva conosciuto due ventenni originari della Bosnia, che vivevano in un campo nomadi di Roma che avevano irretito e stuprato le adolescenti.

Dopo un mese di silenzio, uno dei genitori delle vittime ha denunciato lo stupro ai Carabinieri, che hanno avviato le indagini. Gli investigatori hanno accertato che solo uno dei ragazzi aveva violentato le ragazzine; l'altro faceva da palo.

A Roma è emergenza sicurezza. Negli ultimi mesi si sono registrati molti episodi di violenze sulle donne.

Il Comune di Roma, conscio dell'emergenza, ha avviato una sorta di task force per aumentare la sicurezza sia in centro che nelle periferie.

Nella 'Città Eterna' è stato varato un potenziamento della rete di videosorveglianza: in sostanza verranno installate telecamere nelle zone che ne sono sprovviste. Verrà anche migliorata l'illuminazione pubblica mediante stanziamenti della Regione, del Comune e del Ministero dell'Interno.