Sgomento e orrore nella capitale per quanto accaduto questa mattina. Poco dopo le otto e trenta il cadavere di un uomo è stato ritrovato all'interno dello stadio Flaminio. Il corpo senza vita giaceva all'ingresso del settore 16, dal lato di viale Tiziano. La polizia è giunta immediatamente sul posto e ha iniziato ad effettuare i primi accertamenti. Sul corpo della vittima non sono stati rinvenuti particolari segni di violenza, ma la polizia ha avviato subito le indagini.

Stadio Flaminio, struttura in abbandono e 'favelas a cielo aperto'

Secondo le prime notizie che sono apparse su tutti i giornali, si tratterebbe di un uomo di circa 40 anni originario dello Sri Lanka, molto probabilmente un senzatetto. Gli agenti della polizia hanno iniziato la loro indagine proprio dagli immediati dintorni dello Stadio Flaminio, dove da qualche anno c'è la presenza costante di persone senza fissa dimora e di senzatetto. Sono tantissimi coloro che durante la notte trovano riparo e restano a dormire nelle vicinanze delle stadio, se non all'interno della struttura stessa come probabilmente è accaduto alla vittima.

Subito dopo aver appreso la notizia, il Comune di Roma ha voluto esprimere il suo cordoglio attraverso le parole del presidente del II Municipio, Francesca Del Bello e dell'assessore Gianpaolo Giovannelli. I due rappresentanti cittadini hanno espresso il loro dispiacere per un avvenimento grave che sarebbe potuto avvenire in qualsiasi altra zona della città e in qualsiasi momento. Hanno inoltre fatto appello alle Istituzioni addette a conferire maggior sicurezza alle aree dove trovano rifugio coloro che cercano un posto per dormire durante la notte.

Ovviamente restano da stabilire le cause del decesso e nelle prossime ore dalle parti del Comune amministrato da Virginia Raggi si attendono notizie più precise.

La Sindaca della Capitale si è intanto espressa in merito alla riqualificazione assolutamente necessaria dell'area dello stadio Flaminio, una struttura che da diversi anni giace in uno stato di abbandono totale e che ormai è diventata una specie di favelas a cielo aperto all'interno della città di Roma. La forte immigrazione di questi ultimi anni non ha di certo agevolato il recupero dell'area che anzi, è finita con il popolarsi giorno dopo giorno fino ad acquisire un aspetto sempre più degradato e fatiscente. Oggi, a causa di questa noncuranza delle Istituzioni è accaduto un fatto molto grave all'interno di una struttura che è patrimonio del Comune di Roma.