E' stato siglato l'accordo di collaborazione tra il Comune di Pollina e l'associazione Urania per la gestione del Museo Maurolico. L'associazione, che gestisce il Planetario di Palermo di Villa Filippina, aprirà al pubblico domenica 8 aprile. Diverse saranno le attività dedicate agli adulti e ai bambini alla scoperta delle stelle e non solo.
Dichiarazione del primo cittadino Magda Culotta
"Siamo felici di aver intrapreso questa collaborazione poiché siamo convinti che l'esperienza di Urania ci consentirà di valorizzare al massimo la Torre e il Museo del Maurolico attraverso la promozione di molteplici attività che punteranno alle stelle ma non solo. La Torre del Maurolico e le attività correlate - ha aggiunto il sindaco Culotta - diventeranno un attrattore culturale di rilievo qualificando ulteriormente la nostra offerta turistica nell'anno di Palermo Capitale della Cultura".
Il progetto Torre delle stelle - Museo Maurolico di Pollina
La Torre delle Stelle - Museo Maurolico è un'esperienza artistico - scientifica. All'interno della Torre è stato allestito un museo multimediale con tecnologie di ultima generazione. Tre sono le sezioni che compongono il Museo: la torre, la sezione biografica (in allestimento) e la sezione didattica. La Torre delle Stelle è stata allestita, senza alcun tipo di intervento invasivo, per essere trasformata in un'esperienza ludico - estetica. Caratteristica principale dell'ambiente interno sono gli schermi e le multiproiezioni che permettono ai visitatori di poter vedere sugli schermi laterali i contenuti scelti, attraverso un dispositivo interattivo.
Il Comune di Pollina ha deciso di concedere in comodato d'uso dei locali da adibire a biglietteria/bookshop mentre nel piano superiore è stata allestita una sezione biografica dedicata allo scienziato Francesco Maurolico, famoso matematico, astronomo, architetto, storico e scienziato nato il 16 settembre del 1494 a Messina. Nelle stanze si possono osservare i momenti salienti di Maurolico. Lo scienziato nel 1550 divenne monaco benedettino al Monastero di Santa Maria del Parto a Castelbuono e due anni dopo fu consacrato abate nella cattedrale di S. Nicolò a Messina. Infine, nella sezione didattica all'aperto è presente una piattaforma tramite la quale si può osservare, a qualsiasi orario, il paesaggio che va da Cefalù alle cime dell'Etna, il vulcano attivo terrestre più alto della Placca euroasiatica.