Nei giorni scorsi è stata pubblicata dall'Ufficio Speciale per il monitoraggio e l'incremento della raccolta differenziata presso i comuni della Sicilia la classifica sui dati della raccolta differenziata dello scorso anno riferiti ad ogni comune siciliano. Complessivamente sono 390 le città siciliane. Nella classifica riferita all'ultimo trimestre 2017, Giardinello, Sambuca di Sicilia e Rodì Milici occupano rispettivamente il primo, il secondo e il terzo posto. La città della provincia di Palermo ha raggiunto il 78,18% di raccolta differenziata, il paese guidato da Leonardo Ciaccio si è attestato al 77,52%, infine, il comune messinese, che conta poco più di due mila abitanti, ha chiuso al 76,65%.

Numeri da capogiro se consideriamo che poco meno di cento comuni siciliani, nello stesso periodo, non hanno raggiunto nemmeno il 10%.

La differenziata nei Comuni madoniti

Focalizzando l'attenzione sui comuni delle Madonie, nelle prime cento posizioni (classifica sulla media dell'ultimo trimestre 2017, ndr) si trovano solo Pollina, Aliminusa e Castelbuono. Sul podio, quindi, c'è il comune guidato da Magda Culotta, primo del comprensorio Madonita con il 68,93% nell'ultimo trimestre del 2017 e una media del 65,42% nel periodo gennaio-settembre dello stesso anno. Il picco più alto è stato raggiunto a luglio con il 75,9%, quello più basso a maggio con il 56,7%. Secondo il comune delle Madonie è Aliminusa, che ha raggiunto il 53% di raccolta differenziata.

Castelbuono occupa il terzo gradino del podio con il 51,77% e una media nel periodo gennaio-settembre 2017 del 51,86%. Sempre sulla base della media dell'ultimo trimestre 2017, troviamo al quarto posto dei comuni madoniti Montemaggiore Belsito (49,87%). Seguono: Gratteri (34,92%), Alimena (30,94%), Collesano (27,33%), Gangi (24,64%), Valledolmo (24,43%), Petralia Sottana (19,11%), Caltavuturo (16,92%), Bompietro (15,81%), Polizzi Generosa (15,58%), Castellana Sicula (14,68%), Cefalù (12,49%), Geraci Siculo (10,89%), Petralia Soprana (10,28%), Scillato (9,22%), Sclafani Bagni (5,54%), Campofelice di Roccella (5,09%), San Mauro Catelverde (5%), Alia (1,78%), Blufi (-1%), Cerda (-1%), Isnello (-1%), Lascari (-1%) e Sciara (-1%).

Il commento del sindaco di Pollina, Magda Culotta, sui dati raggiunti nel 2017

Il primo cittadino ha sottolineato che il cambio di passo nella raccolta differenziata è avvenuto quando si è passati dalla gestione consortile a quella comunale, affidandola così a una ditta privata e avviando il percorso dettato dalla L.R. 9/10.

Il Comune si è dotato di un piano Aro il servizio è stato programmato per cinque anni, tutto ciò in pieno accordo e collaborazione con Ecologia e Ambiente e la SRR, che la Culotta ringrazia a nome suo e dell'amministrazione comunale per il sostegno ricevuto. "Abbiamo puntato alla programmazione piuttosto che lavorare nell'emergenza, come spesso molti comuni fanno. Abbiamo seminato bene, ma ci siamo dati un tempo per la semina. Un plauso - ha aggiunto - va ai cittadini pollinesi che hanno continuato a credere nella raccolta differenziata, ance quando le cose andavano male". Il merito, per il sindaco, è soprattutto loro e la differenziata è nel sistema, che coinvolge non solo i cittadini, ma gli operatori ecologici, i vigili urbani, l'ufficio tecnico e tutto il personale politico.

"Senza fiducia reciproca e senza l'impegno costante di tutti non si va da nessuna parte - ha concluso Magda Culotta - Ecco perché oggi voglio ringraziare ogni singolo componente del sistema "differenziata".

Gli obiettivi in agenda per i prossimi anni

Secondo il primo cittadino Culotta il nuovo anno sarà quello della svolta perché si partirà con il nuovo servizio quinquennale, che darà la possibilità di fare un altro balzo in avanti. Ogni conferimento verrà tracciato e il cittadino sarà più incoraggiato a differenziare, grazie ad un sistema di incentivi. "Diciamo che sarebbe bello arrivare a fine anno al 70% - ha sottolineato il sindaco - ma non ci accontentiamo. Guardiamo chi fa meglio di noi e in Sicilia ci sono diciannove paesi che sono più virtuosi nella raccolta della differenziata.

Certo - ha aggiunto - è difficile mantenere livelli così alti di differenziata quando Pollina supera le centomila presenze turistiche all'anno, ma niente è impossibile. Quando cinque anni fa ho eliminato tutti i cassonetti dal territorio - ha concluso - mi hanno presa per pazza. Oggi siamo qua, a goderci il nostro 65% di risultato".

Il problema emergenza rifiuti in Sicilia

"E' facile fare i populisti e avere le soluzioni in tasca quando si fa opposizione - ha detto la Culotta sull'emergenza rifiuti che attanaglia la regione siciliana ormai da anni - Governare è più difficile e l'attuale Governo regionale lo dimostra". La Sicilia, secondo il primo cittadino, ha fame di impianti moderni per il compostaggio, per il riciclo dell'indifferenziato secco e per la produzione di combustibile solido secondario.

Bisogna riesumare i progetti dimenticati nei cassetti e che aspettano di essere approvati da anni. Ci sono fondi statali ed europei, ha ricordato il sindaco, che attendono di essere spesi solo perché la Regione tarda nell'approvazione dei progetti. Ci sono privati che vorrebbero realizzare nuovi impianti per la differenziata, che decidono di investire in altre Regioni perché la burocrazia è così folle da fare perdere anni prima di una autorizzazione. "Nel nostro territorio l'ampliamento dell'impianto di compostaggio di Cassanisa e la realizzazione dell'impianto previsto nel Piano d'ambito della SRR sono fondamentali per fare diventare la raccolta dei rifiuti un'opportunità di sviluppo - ha ricordato - L'esperienza di Pollina ci insegna, che in soli sette anni, abbiamo diminuito del 65% i costi della discarica e grazie a quel risparmio abbiamo potuto dare lavoro ai giovani della nostra terra.

La differenziata crea sviluppo e crea lavoro. Questo - ha concluso - è quanto vogliamo dire all'attuale Governo regionale e che deve tenere a mente per risolvere l'emergenza".

Il parere del primo cittadino di Aliminusa, Filippo Dolce

Tra i "bravi" comuni madoniti, spicca Aliminusa. Secondo il primo cittadino Filippo Dolce: "Il segreto è solo la collaborazione e l'educazione dei cittadini. Il merito è solo loro. Il comune insieme al gestore, deve semplicemente accompagnare questo processo con un servizio efficiente della raccolta. Alla Regione - ha concluso - chiedo di fare gli impianti per valorizzare il rifiuto e quindi dare la possibilità ai gestori di applicare delle riduzioni ai cittadini sulla tariffa".

Il commento del sindaco di Lascari, Giuseppe Abbate

Il primo cittadino Abbate ha ricordato che alcuni dati non sono stati ancora caricati. Ha rassicurato che nei prossimi mesi la percentuale di raccolta differenziata aumenterà. I dati riferiti ai primi cinque mesi del 2017, infatti, erano molto positivi: 35,8% a gennaio, 42,2% a febbraio, 34% a marzo, 31% ad aprile e 30,8% a maggio. Negli ultimi mesi, Lascari e Campofelice di Roccella hanno affidato il servizio di raccolta differenziata ad una ditta, con un clausola: entro sei mesi dalla firma dell'accordo bisogna raggiungere almeno il 60% di raccolta differenziata.