Dopo aver rivolto le sue scuse all'audizione del congresso americano riguardo allo scandalo di Cambridge Analytica, Zuckerberg si è scusato anche alla riunione della conferenza dei presidenti, a Bruxelles, promettendo che casi simili non saranno più ripetuti in futuro. "Le scuse sono ben accette, ma non bastano" ha riportato il presidente Tajani al termine della conferenza.

In diretta da un'altra stanza, i presidenti dei vari gruppi politici hanno posto al fondatore di Facebook una serie di interrogativi, a volte simili a quelli già presentati in precedenza durante l'incontro con il congresso negli Stati Uniti.

I prossimi passi per il colosso

Secondo Zuckerberg il problema sarà pressochè mitigato nei prossimi tempi, grazie ad una manovra rivolta alla trasparenza da parte del social network americano. Inoltre il giovane Ceo ha promesso una serie di controlli automatici attivi sulla piattaforma per riconoscere ed eliminare eventuali account falsi. Operazione che giá ha avuto successo nella recente eliminazione di più di 30 mila account fasulli francesi prima delle elezioni.

Inoltre Zuckerberg ha aggiunto che nel 2016, periodo dello scandalo delle intrusioni russe nelle elezioni del presidente americano, il potere di calcolo in possesso dell'azienda non era abbastanza per fare fronte ad attacchi di fake news, mentre crede che ora ci sia la possibilità di mitigare una volta per tutte questo tipo di attacchi.

Tra le promesse per il futuro di Facebook anche una mano più pesante sui contenuti relativi a bullismo, odio e terrorismo. "I nostri sistemi possono rilevare il 99 percento di contenuti a rischio, come quelli di Isis ed al Qaeda, per poi rimuoverli".

Il nuovo regolamento

Un altro passo importante per l'azienda americana sarà anche quello di riuscire a rispettare il nuovo regolamento europeo sul trattamento dei dati personali, che entrerà in vigore il 25 maggio.

Anche su questo il Ceo di Facebook ha confermato di aver intrapreso delle misure per coprire le carenze rispetto alla nuova legislatura, ad esempio il raddoppiare i dipendenti dedicati alla sicurezza. "Saranno investimenti molto significativi sui guadagni dell'azienda", ha riportato il giovane miliardario, "ma la sicurezza dei nostri utenti sarà sempre al primo posto rispetto all'aumentare i nostri profitti."

Secondo il presidente Antonio Tajani questo è da considerarsi un momento di successo per il parlamento europeo, sebbene ancora molto ci sia da fare. Inoltre sono state accennate alcune questioni ancora da risolvere, quali i compensi per gli utenti truffati e la trasparenza sulle varie entrate economiche del social network.