Sarà presentato in questi giorni alla Computer Vision and Pattern Recognition, una conferenza tenuta a Salt Lake City dal 19 al 21 giugno, il primo prototipo di software in grado di “vedere” nel futuro in modo da anticipare le azioni umane. L’idea e lo sviluppo provengono dai ricercatori tedeschi dell’Università di Bonn. E no, non siamo ancora ai livelli del film Minority Report, ma siamo sulla strada giusta per riuscire a prevedere anche i crimini!
L’addestramento
Gli scienziati hanno allenato la loro “creatura” con il più semplice dei settori nel quale le azioni si devono necessariamente eseguire step-by-step: la cucina. Tramite la visione di quaranta video infatti, in cui diversi Chef realizzavano la stessa colazione o la stessa insalata, il programma è riuscito a memorizzare le azioni e a prevedere in seguito che di lì a pochi minuti sarebbe avvenuta un’azione. Ad esempio, dopo che una persona ha preso una tazza, un cucchiaio e dei cereali il sistema riuscirebbe facilmente ad intuire che di lì a poco verrebbe preso il latte.
L’obiettivo sarebbe quello di riuscire a prevedere i tempi e le varie durate delle azioni in secondi, minuti e perfino ore ancor prima che avvengano effettivamente, come afferma Jürgen Gall, a capo del team di ricerca.
Molti difetti, tante speranze
Per fare ciò, i ricercatori hanno utilizzato due approcci differenti: uno riflessivo, i cui risultati sono stati i più soddisfacenti, nel quale il programma anticipa le azioni future e riflette prima di ipotizzare la seguente, e un altro in cui il software ha costruito direttamente la matrice in un colpo solo senza analizzare prima le probabilità. Nel primo caso i risultati sono stati notevoli per prevedere i primi venti secondi però quando si è trattato di prevederne quaranta entrambe le retineurali, sia quella riflessiva che quella “di getto”, hanno fallito andando in errore.
I risultati potrebbero sembrare a primo impatto non molto entusiasmanti, visto che ad oggi una volta formato e “istruito”, il programma riuscirebbe a prevedere di circa tre minuti il futuro nel 15% dei casi ma, come ogni idea o invenzione in stato embrionale, nasconde un potenziale enorme; in questo caso per lo sviluppo delle reti neurali e, in generale, dell’intelligenza artificiale. Un giorno sarà infatti possibile applicare questa tecnologia per molteplici settori, dal caffè del mattino allo sviluppo della auto con guida autonoma.