Gli abitanti di un villaggio della Papua occidentale, in Nuova Guinea, hanno vendicato l'uccisione di un loro compaesano facendo strage di coccodrilli. Il fatto è accaduto in una riserva allevamento nel distretto di Sorong. Un coccodrillo ha afferrato ed ucciso con le sue fauci un contadino che, per procacciarsi dell'erba per nutrire i propri animali, ha violato gli spazi riservati ai coccodrilli.
Questi animali, infatti, si trovano nell'area protetta di una farm, tutelati dall'attacco di altri animali. L'uomo non si è accorto di essere stato preso di mira dal coccodrillo, intento nella raccolta dell'erba, ed è stato così improvvisamente assalito e ucciso barbaramente. Per questo motivo gli uomini sono insorti in massa compiendo la strage di 292 coccodrilli della riserva.
Il contadino ucciso dal coccodrillo urlava e chiedeva aiuto
Il povero contadino ha invocato aiuto e, con le sue urla, ha gridato il suo dolore per l'attacco del coccodrillo, attirando l'attenzione di un inserviente che, nonostante sia immediatamente accorso, non ha potuto fare nulla contro la violenza dell'animale.
Per l'uomo non c'è stata alcuna via di salvezza. Le spiegazioni di quanto è successo vengono dal responsabile dell'agenzia indonesiana Basar Manullag, che si occupa di conservare le risorse naturali della zona. Egli ha voluto rimarcare che questa zona protetta è nata nel 2013 con l'intento di tutelare i coccodrilli, senza che essi interferiscano in alcun modo con la vita del villaggio e con i suoi abitanti.
La strage dei coccodrilli è stata messa in atto per vendicare la morte del contadino
La comunità di questo piccolo villaggio ha voluto esprimere la propria indignazione e paura che la tragedia possa ripetersi compiendo una strage efferata. Ben 292 esemplari di questi coccodrilli marini, specie protetta nello Stato della Nuova Guinea, già estinti in Vietnam, nel Laos e in Thailandia, sono stati massacrati dagli abitanti del villaggio.
Per farlo sono stati utilizzati coltelli, vanghe, martelli e mazze. Dopo la mattanza, le foto delle carcasse degli animali uccisi sono state inviate dalle agenzie di stampa a vari giornali locali e, successivamente, alla stampa straniera. Ora i colpevoli, secondo la legge che vige in Indonesia in materia di uccisione di animali di specie protetta, dovrebbero essere puniti con sanzioni pecuniarie, e addirittura con la detenzione.