Dopo la ricerca effettuata da Eurispes Empam il resoconto emerso è alquanto preoccupante: pare che le prime bevute si consumano ormai sempre più spesso già alla tenera età di undici anni. Da quanto emerge dai dati, l'alcol è al primo posto in Europa quando si parla di cause di mortalità assieme all'ipertensione ed al fumo. Solo in Italia il bollettino dei decessi causati dall'assunzione di alcool sale a 435.000 in dieci anni, l'abuso di bevande alcoliche ha causato incidenti stradali, sul lavoro e domestici che hanno spesso avuto conseguenze letali, oltre alle note patologie da dipendenza ed omicidi e suicidi dovuti all'alterazione psicologica.

Alcol ovunque ed a qualsiasi ora

I dati riportati dicono che si beve ovunque e in qualsiasi orario, ma la cosa più allarmante è che sempre più giovanissimi cominciano a bere in età precoce. Un terzo degli intervistati durante la ricerca, di età compresa tra gli undici e i diciannove anni, afferma di avere giocato con i propri amici a chi beveva più alcol. In cima alla classifica dei giovanissimi, tra le bevande favorite, pare esserci la birra, seguita da vino, shottini e superalcolici ed è emerso che sovente l'uso di alcol sia una sorta di iniziazione da parte dei giovani, un passaggio dalla fine dell'infanzia all'entrata in società.

La maggiore cause di gravi incidenti stradali

Dalla ricerca emergono altri particolari che causati dall'aumento del consumo di alcolici. Ad iniziare da esercenti commerciali che non rispettano la normativa in vigore e vendono le bevande anche ai minori. In Italia, inoltre, l'abuso di alcol è la prima causa di morte tra i giovani dovuta a incidenti stradali, oltre il 40% degli intervistati ha ammesso che almeno una volta si è messo alla guida di un'automobile in stato di ebrezza o di essere salito su un'auto con il conducente che aveva i sensi palesemente alterati da una sostanziosa bevuta. La maggior parte delle persone intervistate (otto su dieci, ndr) chiede un 'giro di vite' con pene più severe per chi infrange la legge in tal senso.

Per quanto riguarda il parere dei medici, invece, è opinione diffusa che l'abuso di alcol non appartenga ad un gruppo particolare di persone, ma sia trasversalmente diffuso in differenti strati sociali dove la motivazione principale sta comunque nella ricerca di evasione e divertimento psicologico. In termini di dipendenza, l'alcol risulterebbe più deleterio rispetto ad altre sostanze psicotrope le quali cocaina, droghe sintetiche e fumo.