A Wuhan il temuto coronavirus fino ad ora pare abbia causato in Cina 132 decessi e casi di contagio accertati che superano i 6mila soggetti, questo bilancio è stato aggiornato dalla Commissione sanitaria nazionale cinese. Il coronavirus fino ad ora ha già superato i contagi registrati dalla Sars del 2002-2003, il quale si è fermato a 5.327 contagiati. Stando alle statistiche ufficiali dell'Organizzazione mondiale della sanità, i decessi al momento sembrano siano lontani da quelli della Sars, che alla fine del 2003 ne ha accertati ben 349. Ieri sono stati confermati 1.459 contagi, i quali sono meno dei 2.077 registrati nella giornata di lunedì.
In questa mattinata è arrivata una nuova valutazione di dati accertati dalle autorità cinesi che hanno riscontrato 11 nuovi casi di contagio da coronavirus a Pechino e altri 16 casi a Shanghai, dove è stato registrato il caso di un paziente affetto dal virus che ha superato l'infezione dopo le cure adeguate in ospedale.
Organizzato per domani il volo di rimpatrio per gli italiani
Il volo di rientro degli italiani bloccati nella città di Wuhan è stato organizzato per domani dall'Unità di Crisi della Farnesina, questo affiancato dal Ministero della Difesa, l'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive e il Ministero della Sanità. Il volo sarà tenuto dal Comando Operativo di Vertice Interforze.
Una volta che le autorizzazioni necessarie per il volo previsto per domani saranno elargite, l'aereo in questione potrà raggiungere la città di Wuhan con a bordo il personale medico e l'equipaggiamento di competenza per il trasporto in tutta sicurezza. Quando il velivolo interessato atterrerà in Italia sarà predisposto per i nostri connazionali un protocollo sanitario stabilito dal Ministero della Salute.
Gli italiani in Cina sono intorno alle 70 unità
Pare che nel territorio interessato ci siano all'incirca 70 nostri connazionali, ma solo in 60 hanno espresso la volontà di fare rientro in Italia, i rimanenti non hanno accettato il rimpatrio. Il capo dell'Unità di crisi della Farnesina Stefano Verrecchia, al momento dell'intervista su Rainews24 ha riferito che domani l'aereo partirà ed è nostro interesse rimpatriare i nostri connazionali il prima possibile, mentre Luigi Di Maio si è espresso su Twitter affermando che il governo italiano è sempre presente per fornire supporto ai nostri connazionali rivolti all'estero e che domani partirà un volo per rimpatriarli dalla città di Wuhan. Ad oggi ci sono circa 600 europei da rimpatriare dalla Cina a causa del virus attuale, questo dato è stato comunicato da Janez Lenarcic commissario dell'Ue per la gestione della crisi.