Può capitare che, quando i figli combinano qualche marachella di troppo o, magari, non vogliano fare i compiti, scappi uno scapaccione o una sculacciata. In Francia, però, la scelta di certi "metodi educativi" può avere le ore contate. Oggi, infatti, l'Assemblée ha adottato "l'interdiction symbolique de la fessée", ossia il primo passo avanti per la messa al bando di sculacciate, schiaffi e ceffoni ai bambini.

L'Assemblea Nazionale

Giovedì 29 novembre, i MoDem (il Movimento Democratico che, nel 2017, durante le elezioni presidenziali ha sostenuto la candidatura di Emmanuel Macron) ha presentato una proposta di legge che vuole vietare le "punizioni corporali" ai bambini. Sebbene il termine "punizione corporale" evochi un castigo terribile e violento, in realtà, si vuole semplicemente vietare la pratica - ancora piuttosto diffusa nel Paese - della "sculacciata educativa".

Già i precedenti governi avevano tentato di bandirla, ma si erano sempre scontrati con la cocciuta resistenza del partito conservatore.

Solo 2 anni fa, inoltre, una legge era stata "cassata" dalla Corte costituzionale per un "vizio formale" (era stata adottata come emendamento ad una legge avente un altro oggetto).

Oggi, l'Assemblea nazionale ha riaffrontato ancora una volta il delicato tema e ha dibatuto la proposta del deputato centrista (che può contare sul supporto del governo). A favore del "divieto di sculacciate" si sono espressi 51 membri; una deputata di l'estrema destra, Emmanuelle Menard, invece, ha votato contro spiegando che, a suo dire, tale misura "priva i genitori delle loro prerogative"; il partito conservatore dei Les Republicain, invece si è astenuto.

La proposta

Ora, sarà il Senato (che, ricordiamo, è dominato dall'opposizione) ad approvare definitivamente la proposta di legge.

La norma, prevede che i figli vengano allevati senza violenza di alcun tipo e va ad integrare le disposizioni già contenute nel codice civile francese sull'autorità genitoriale. Le conseguenze, in caso di infrazione, sono "simboliche" nel senso che non sono previste sanzioni, ma come ha precisato il relatore, i giudici non potranno più riconoscere un "diritto di correzione", eredità del XIXesimo secolo.

Secondo le ultime stime della Ong Childhood Foundation, circa l'85% dei papà e delle mamme francesi ricorrono abitualmente alle punizioni corporali (cosa che non avviene in Paesi come la Germania o la Svezia).

Se la legge contro le punizioni corporali fosse approvata anche la Francia sarebbe in linea con la legislazione internazionale. Nel marzo di 3 anni fa, infatti, il Consiglio d'Europa per i diritti civili aveva "bacchettato" l'Hexagone per non aver messo al bando sculacciate e scappellotti.