Tre ore e mezza in balia di quelli che credeva amici. È accaduto lo scorso 9 novembre ad un 15enne di Varese che è stato condotto da un gruppo di quattro coetanei in un garage e lì, dalle 13.30 fino alle 17, legato ad una sedia con dei fili elettrici, spogliato, percosso ed umiliato in vari modi. A quanto pare la banda di minorenni voleva estorcergli informazioni riguardo ad un suo amico che aveva un debito di pochi euro con questi ragazzini terribili.
I bulli rivolevano indietro i soldi e sono arrivati ad usare metodi da malavitosi esperti contro la povera vittima. I quattro sono andati a prendere il giovane, che conoscevano di vista, all’uscita di scuola e lo hanno convinto a seguirli; ma, una volta dentro il box, il gruppo ha cambiato atteggiamento, partendo con le minacce e le percosse.
Il pomeriggio di terrore all’interno del garage
Così il ragazzo è stato immobilizzato e legato alla sedia con il filo elettrico. I quattro lo hanno spogliato, colpendolo sui piedi con una spranga di metallo. Inoltre lo hanno ripetutamente minacciato con un bastone chiodato e perfino con un coltello puntato alla gola.
Ma non basta: i suoi aguzzini gli hanno versato addosso dell’acqua fredda e del sapone. Infine, uno degli aggressori gli ha strappato l’orecchino per poi indossarlo, in un filmato postato su Instagram. Infatti, come spesso accade in questi casi, i bulli si sono vantati sui social del loro operato.
Alla fine il 15enne è stato liberato dalla banda, che gli ha intimato di non raccontare a nessuno quanto avvenuto in quel garage, arrivando a dirgli che avrebbero colpito il fratello minore, nel caso avesse parlato; ma il ragazzo, sconvolto, appena arrivato a casa ha rivelato tutto ai suoi genitori.
Le indagini in seguito alla denuncia dei genitori della vittima
Immediatamente il padre e la madre del giovane hanno deciso di chiamare un’ambulanza: trasportato al pronto soccorso, il 15enne è stato dimesso sabato mattina.
Successivamente la vittima è stata ricoverata per alcuni giorni nel reparto di neuropsichiatria infantile dell’ospedale Del Ponte di Varese: i medici gli hanno diagnosticato stati d’ansia e disturbi del sonno, dovuti ad un disturbo da stress acuto.
Nel frattempo i genitori hanno denunciato l’aggressione alla squadra mobile di Varese, portando come prova anche i post sui social della banda di coetanei del figlio, in cui i ragazzi descrivevano quanto accaduto.
Venerdì scorso la polizia, in seguito ad un’indagine coordinata dalla Procura dei Minori di Milano, ha identificato i quattro responsabili. Adesso la loro posizione è al vaglio degli inquirenti: a quanto pare i ragazzi avrebbero organizzato il sequestro perché rivolevano indietro dal giovane i soldi prestati al suo amico.