Il caso di Francesco Chimirri, il pizzaiolo di 44 anni ucciso il 7 ottobre a Crotone, continua a essere al centro della cronaca. Dopo l'accusa di omicidio per il viceispettore di Polizia Giuseppe Sortino e l'avviso di garanzia per tentato omicidio ricevuto dal figlio di Chimirri, emergono nuovi dettagli. I carabinieri del Nucleo investigativo hanno identificato un terzo indagato, B.L., stavolta per favoreggiamento. Si tratta dell'uomo 30enne coinvolto nell'incidente stradale con Chimirri che ha innescato la lite poi rivelatasi fatale.

Un nuovo indagato nel caso Chimirri

L'incidente che ha portato alla morte di Chimirri è iniziato quando il pizzaiolo ha superato un'auto, causando un urto che ha portato alla rottura degli specchietti delle due vetture. B.L., il trentenne alla guida dell'auto coinvolta, ha poi seguito Chimirri per discutere del risarcimento del danno. Secondo il suo racconto, la discussione inizialmente si è svolta in modo pacifico. Tuttavia, l'arrivo del viceispettore Sortino ha cambiato le dinamiche.

L’analisi delle immagini ha messo in luce il momento esatto in cui è degenerato il confronto. Il trentenne - secondo quanto ha dichiarato ai carabinieri - avrebbe preferito rientrare in auto e andare via. Il racconto di B.L., però, non avrebbe convinto i carabinieri non coincidendo del tutto con le immagini dei video acquisiti: per questo B.L.

è stato iscritto nel registro degli indagati per favoreggiamento.

La Procura ha disposto l'autopsia sul corpo della vittima, fondamentale per capire la traiettoria del proiettile e stabilire se il colpo sia stato diretto o di rimbalzo. Le conclusioni dell'autopsia potrebbero avere ripercussioni significative sugli sviluppi del caso.

Altra immagini, riferite a dei video registrati da cellulare hanno permesso di avere un quadro chiaro anche sull'aggressione subita da Giuseppe Sortino pochi istanti dopo aver esploso con la sua pistola d'ordinanza un colpo che ha ferito mortalmente Chimirri.