Macron fa un passo indietro e frena l'aumento dei carburanti previsto in Francia. Il governo transalpino aveva deciso di aumentare le accise sulla benzina per aumentare il consumo dell'ecologico ma, dopo le violente proteste che hanno colpito la Francia, ha cambiato idea. I gilet gialli hanno vinto, l'esecutivo francese cede alle richieste dei manifestanti.
Macron capitola, moratoria sul caro carburanti
Nelle ultime settimane in tutto il mondo si è parlato delle violente proteste dei francesi scesi in piazza, la maggior parte dei quali proveniva dalle campagne. La sommossa popolare che si è scatenata, in larga parte, è dovuto alla decisione che Macron aveva preso riguardo all'aumento repentino dei prezzi del gasolio. Un aumento che avrebbe danneggiato moltissimo chi lavora con le macchine agricole, in particolare agricoltori, allevatori ma anche costruttori. Con gli occhi del mondo puntati su Parigi Macron non ha potuto fare altro che sospendere, al momento per alcuni mesi, la decisione di aumentare le accise.
Si tratta dunque di una moratoria temporanea messa in campo da Macron dopo aver sentito tutti i leader dei principali partiti politici. Lo scopo è pacificare la situazione in Francia, in particolare a Parigi, dove gli scontri avvenuti con le forze dell'ordine hanno portato centinaia di persone all'ospedale (poliziotti e manifestanti), centinaia di arresti e purtroppo anche 3 morti. Macron ora presenterà la proposta del governo ai deputati di LREM durante la riunione dei gruppi politici questa mattina nell'Assemblea nazionale. Questo significa che il braccio di ferro tra Gilet gialli e governo ha visto il primo vincitore, se non della guerra senz'altro della prima battaglia. Questo però non significa che le proteste, magari meno ferventi, non debbano continuare: dal caro benzina i manifestanti potrebbero allargare le loro rivendicazioni su tutte le politiche del governo.
Gli effetti collaterali
Tra le altre rivendicazioni dei Gilet gialli, infatti, ci sono anche altre richieste come: l'abbassamento dell'età pensionabile e un maggior potere d'acquisto per le fasce più povere. La mossa di Macron, che di fatto è una sconfitta sul piano politico, potrebbe dunque neanche essere sufficiente per sedare gli animi. Nel frattempo si contano le devastazioni a Parigi, il sindaco della capitale ha fatto sapere che si stimato danni per 3/4 milioni di euro. Inoltre questo dato riguarda solo gli arredi urbani, non è ancora stato valutato il danno all'Arco di Trionfo né ai beni dei privati (come auto e negozi).