Oggi è arrivata la sentenza per il terribile incidente stradale avvenuto nel luglio del 2013 nei pressi di Avellino, nel quale persero la vita 40 persone in un autobus precipitato dall'autostrada. I vertici di Autostrade sono stati assolti tra la rabbia dei famigliari delle vittime e dei superstiti, che hanno veementemente protestato in aula.

L'assoluzione per Castellucci e altri dirigenti di Autostrade

A processo erano finiti l'amministratore delegato di Autostrade Giovanni Castellucci e 11 funzionari e dirigenti. L'accusa per loro era di omicidio colposo plurimo e disastro colposo. Il pubblico ministero aveva chiesto per l'ad ben 10 anni di reclusione, ma oggi l'uomo è stato assolto tra le proteste dei congiunti delle vittime, che erano presenti nell'aula del tribunale di Avellino al momento della lettura della sentenza e che hanno sarcasticamente applaudito gli avvocati difensori degli imputati. Ben presto inoltre, oltre agli applausi sono arrivate le urla dei famigliari che indignati dicevano "Questa non è giustizia, vergogna!".

Qualcuno dei presenti non riesce a trattenere le emozioni e scoppia a piangere, altri gridano la loro rabbia scandendo ad alta voce il numero delle vittime dell'orribile incidente stradale.

Assolti insieme all'amministratore delegato Castellucci altri 7 imputati, tra i quali , oltre ad altri manager di autostrade, anche il dirigente della motorizzazione Vittorio Saulino.

Molti tra loro associano la tragedia del crollo del ponte Morandi a quella del bus precipitato nella scarpata, ritenendo Autostrade responsabile di entrambi i fatti.

Ricordiamo che l'incidente è avvenuto sull'A16 poco dopo l'uscita di Avellino est, qui il mezzo ha avuto un gravissimo guasto all'impianto frenante e si è schiantato più volte contro la barriera di un viadotto, fino a che questa si è staccata ed è precipitata nel vuoto insieme all'autobus.

I colpevoli

Il giudice ha invece riconosciuto colpevole Gennaro Lametta, il titolare dell'agenzia di viaggi che ha noleggiato il bus della morte, e lo ha condannato a 12 anni di reclusione. L'uomo è anche il fratello dell'autista che guidava l'autobus e che è morto nello schianto.

Considerata responsabile anche una funzionaria della motorizzazione civile di nome Antonietta Ceriola. Oltre alle assoluzioni, anche per alcuni dirigenti di Autostrade sono giunte delle sentenze di colpevolezza , sono stati infatti condannati a 6 anni di reclusione Nicola Spadavecchia e Gianluca De Franceschi, a 5 anni e 6 mesi Paolo Berti e Giovanni Marrone, a 5 anni Michele Renzi e Bruno Gerardi.