Nella notte del 24 novembre, il centro cittadino di Reggio Calabria è stato teatro di un pericoloso inseguimento ad alta velocità, conclusosi con l'arresto di un giovane di 23 anni. I Carabinieri della Sezione Radiomobile sono intervenuti prontamente dopo che il conducente, già noto alle forze dell’ordine, ha ignorato un posto di blocco e ha tentato di fuggire.

L'inseguimento pericoloso e l'arresto del 23enne

Durante un controllo di routine in Piazza Sant’Agostino, i Carabinieri hanno notato un veicolo sospetto e hanno intimato l’alt al conducente.

Invece di fermarsi, il conducente, un ragazzo di 23 anni, ha accelerato, scatenando un inseguimento tra le vie del centro cittadino. La situazione è rapidamente degenerata in un rischio per la sicurezza pubblica. Il veicolo, lanciato ad alta velocità, ha attraversato strade trafficate, mettendo in pericolo pedoni e altri automobilisti. La fuga è durata pochi minuti e si è conclusa bruscamente quando il 23enne ha perso il controllo dell’auto, schiantandosi contro un albero. L’intervento tempestivo dei Carabinieri ha evitato conseguenze più gravi e ha permesso di bloccare il giovane sul posto.

Alcol test positivo e resistenza a pubblico ufficiale

Una volta fermato, il conducente è stato sottoposto ad alcol test, che ha rilevato un tasso alcol emico superiore ai limiti di legge.

L'evidente stato di alterazione, unito alla pericolosa condotta, ha portato all'immediato arresto con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale. L’auto è stata posta sotto sequestro, mentre il giovane è ora sotto indagine preliminare, come previsto dal procedimento penale.

Confisca de beni per un 27enne

Nella giornata del 25 novembre, i Carabinieri della Compagnia di Palmi hanno eseguito una misura di sorveglianza speciale e disposto la confisca di beni nei confronti di un giovane di 27 anni, che era stato da poco condannato a tre anni di reclusione.

Il provvedimento è giunto come conseguenza di una rapina registrata lo scorso mese di marzo presso l'ufficio postale di Delianuova. Nel 2021, il 27enne era stato arrestato dalle forze dell'ordine di Livorno dopo essere stato trovato in possesso di una somma ingente di denaro, del tutto sproporzionata rispetto al reddito dichiarato.

Tenuto conto della pericolosità del ragazzo, i Carabinieri hanno richiesto l'applicazione della videosorveglianza speciale con confisca dei beni a lui riconducibili, frutto presumibilmente di attività illecite.