Quello di DaBaby è attualmente uno dei nomi più caldi della scena Rap statunitense, come testimoniano le oltre 145.000 copie vendute di 'Kirk', suo ultimo album – secondo progetto ufficiale – soltanto nella prima settimana dalla pubblicazione.

L'artista classe 1991 è noto in patria anche per alcuni problemi con la giustizia. L'ultimo episodio in tal senso, che sta occupando in queste ore le pagine dei giornali e dei magazine di tutto il mondo, si è verificato due giorni fa a Miami, dove il rapper si trova attualmente.

DaBaby è stato arrestato in seguito ad un presunto furto con aggressione. Nonostante non sia stato, almeno per ora, ufficialmente incriminato, non è stato però rilasciato, dato che durante le prime ore di fermo le autorità della Florida sono venute a conoscenza di un mandato d'arresto pendente nei suoi confronti – anche in questo caso è accusato di aggressione – emesso dallo stato del Texas, per fatti che si sarebbero verificati a Dallas.

La dinamica dell'aggressione: 10.000 dollari di differenza sul pagamento alla base della rissa

Stando a quanto riportano i principali canali di informazione oltreoceano, DaBaby sarebbe stato fermato dalle forze dell'ordine dopo dopo una lite con due promoter di un noto locale di Miami, dove era prevista una sua esibizione.

Gli organizzatori dell'evento avrebbero promesso a Jonathan Kirk – questo il vero nome dell'artista 28enne – ben 30.000 dollari come compenso per il suo show, quest'ultimo, però, al momento del pagamento ne avrebbe ricevuti ben 10.000 in meno.

Stando ai rapporti di Polizia rilanciati dai media statunitensi, DaBaby avrebbe subito chiesto conto della parte mancante del compenso precedentemente pattuito, facendo così scaturire un acceso litigio.

'Mi hanno cosparso di succo di mela'

A quanto sembra, la discussione verbale sarebbe rapidamente degenerata in una vera e propria rissa, durante cui il rapper, coadiuvato da altri uomini, avrebbe ripetutamente colpito gli organizzatori. Uno dei collaboratori del cantante si sarebbe poi impadronito di alcuni oggetti di proprietà di uno dei promoter, ovvero un telefono, una carta di credito e dei contanti.

A colpire l'opinione pubblica in queste ore è anche la singolare dichiarazione di una delle vittime, che sostiene di essere stato 'cosparso di succo di mela'.

Il rapper, dal canto suo, nega tutte le accuse, mentre un suo stretto collaboratore, raggiunto dai microfoni del noto magazine musicale Rolling Stone, ha preferito non rilasciare alcun genere di dichiarazione.

Stando alle ultime indiscrezioni diffuse e rilanciate dai popolarissimi, ed altrettanto autorevoli, magazine Complex e TMZ, una delle vittime avrebbe già manifestato l'intenzione di intentare una causa contro il rapper e tutte le persone coinvolte nella rissa.