Nel corso dell'ultima puntata del noto programma Chi l'ha visto? Federica Sciarelli e il suo staff hanno parlato di un tragico caso avvenuto nella frazione Capodacqua di Foligno. Qui una bambina di soli 3 anni di nome Greta si è allontanata da casa, camminando per circa 2 chilometri all'interno di una zona boschiva, per poi trovare la morte. La piccola è infatti annegata in una piscina.
Tuttavia, molti sono scettici riguardo il fatto che una bambina di pochi anni abbia potuto fare così tanta strada da sola. A breve dovrebbe essere eseguita l'autopsia sul corpicino di Greta, che potrebbe dare ulteriori chiarimenti sulle cause e l'orario della morte. L'inviata di Rai3 ha sottolineato come tutti gli abitanti della piccola località siano increduli per quanto avvenuto.
Foligno, la piccola Greta trovata morta in piscina
Greta, la bambina di 3 anni inizialmente scomparsa, è stata trovata senza vita in una piscina di una residenza che un tempo, secondo le prime informazioni, svolgeva le funzioni di agriturismo.
Greta abitava con la sua famiglia a Capodacqua, una località montana del Folignate. Secondo quanto si legge dal Messaggero, la tragedia potrebbe essere letta come un tragico incidente. Pare che la bimba fosse uscita nel primo pomeriggio per portare a passeggio i suoi cani. Sono subito iniziate le ricerche della bimba da parte di carabinieri, vigili del fuoco e polizia, con l'aiuto di cani molecolari.
Non può essere giunta lì da sola
Sul caso dovrebbero essere fatti opportuni approfondimenti, per cercare di capire come la piccola Greta sia riuscita ad allontanarsi da casa, superando un sentiero boschivo caratterizzato da numerosi ostacoli. La cosa certa è che Greta non ha percorso strade asfaltate.
Il custode della villa in cui Greta è stata trovata morta ha dichiarato che non può essere arrivata fin lì con le sue sole forze. I cani che erano assieme alla bambina sono stati trovati bagnati. A detta dell'inviata di Chi l'ha visto? gli animali hanno probabilmente cercato di salvare la padroncina dalla sua triste fine, ma senza successo. Le indagini proseguono.
Il caso Luigi Chiatti
Come fa notare un recente articolo pubblicato sul Mattino, riguardante il caso della piccola Greta, il luogo in cui è avvenuta la tragedia richiama istintivamente l'oscura vicenda di Luigi Chiatti, il mostro di Foligno. L'uomo, al suo tempo, versò sangue innocente uccidendo il piccolo Simone Allegretti (che all'epoca aveva solamente 4 anni) morto il 6 ottobre 1992 e Lorenzo Paolucci (un ragazzino di 13 anni) ucciso a Casale (altra piccola frazione montana appartenente a Foligno) nell'agosto del 1993.
Alla fine del processo a suo carico, per duplice omicidio, con relativa condanna a Luigi Chiatti venne riconosciuta la semi infermità mentale. Terminò di scontare la sua pena nel 2015. Al momento è ospite all'interno di una struttura sanitaria di sicurezza. Al suo tempo disse che una volta uscito di prigione avrebbe continuato ad uccidere, stando però attento a non farsi scoprire.