Delitto nel pomeriggio di ieri 13 maggio a Ciampino, in provincia di Roma. Alessandro Borrelli, di 35 anni, è stato ucciso nel suo appartamento. Ferito gravemente un altro ragazzo presente. Al momento, per i fatti accaduti, è stata fermata una persona, una guardia giurata, che nella serata di ieri è stata condotta in caserma e interrogata.

Ciampino: Alessandro Borrelli ucciso da diversi colpi di arma da fuoco

È stata la città di Ciampino a fare da teatro al delitto accaduto ieri, mercoledì 13 maggio, in un palazzo di via Cagliari. Il 35enne Alessandro Borrelli è stato ucciso nel suo appartamento con diversi colpi di arma da fuoco.

Ferito un altro ragazzo, durante un tentativo di fuga all'interno del cortile condominiale.

Al momento una persona è stata fermata nella serata di ieri: una guardia giurata che, secondo le dichiarazioni di alcuni testimoni, in passato sarebbe stata legata sentimentalmente ad Alessandro Borrelli. L'uomo è stato ascoltato presso la caserma di Frascati e a quanto pare potrebbe essere lui il presunto assassino: i motivi del gesto sono ancora sconosciuti.

Con il coordinamento della procura di Velletri, i carabinieri si stanno occupando della ricostruzione della dinamica del delitto e secondo le prime informazioni, riportate da Il Messaggero, pare che la guardia giurata e il giovane che è stato ferito si siano recati, da Roma, presso la casa di Borrelli a Ciampino.

Tra i tre potrebbe essere nata una discussione, che avrebbe portato al tragico epilogo: la guardia giurata avrebbe estratto l'arma da fuoco e colpito il 35enne alla gola e al petto.

Il giovane ferito potrebbe aver rivelato il nome dell'assassino

Successivamente la guardia giurata avrebbe scaricato almeno tre colpi sull'altro giovane, che avrebbe cercato di salvarsi dandosi alla fuga in cortile.

Soccorso dagli operatori sanitari del 118, è stato trasferito in codice rosso presso il policlinico di Tor Vergata: il suo quadro clinico è grave. Stando a quanto pubblicato sulle pagine de Il Corriere, pare che il giovane all'arrivo dei soccorsi fosse ancora cosciente e avrebbe rivelato con la poca forza che gli era rimasta il nome del presunto assassino.

Dopo il delitto la ricerca della guardia giurata, da parte delle forze dell'ordine, non è stata tanto complicata, visto che la zona in cui abitava Borrelli è presidiata da diverse telecamere di videosorveglianza, collegate alla sala operativa della polizia locale. Già in tarda serata i carabinieri si sono recati presso la sua abitazione: la guardia giurata è stata accompagnata in caserma. È stata sequestrata un'arma, che verrà analizzata dalla scientifica.