Stefano Carrer, il giornalista de Il Sole 24 ore, è stato trovato senza vita in un dirupo del comasco: aveva 59 anni. Mercoledì scorso erano scattate le ricerche sui monti del lago di Como e nel primo pomeriggio di ieri, 22 maggio, è stata fatta l'amara scoperta. Secondo una prima ricostruzione, il giornalista sarebbe precipitato lungo un sentiero che stava percorrendo.

Stefano Carrer ha perso la vita cadendo in un dirupo

Stefano Carrer si è spento a 59 anni, durante un'escursione in montagna. Mercoledì scorso, dopo un selfie con lo sfondo del lago di Como, era partito per una gita e non era più tornato a casa. La macchina delle ricerche è scattata subito dopo la segnalazione dei familiari ai carabinieri, ma si è conclusa solo ieri, 22 maggio, quando il corpo del noto giornalista è stato trovato a Pigra, nel comasco. L'ultima traccia che avevano gli inquirenti era la sua auto parcheggiata nel piccolo comune in provincia di Como. È da lì che sono partiti i vigili del fuoco, i soccorsi e le forze dell'ordine.

Dopo la tragica scoperta sono partite le operazioni di recupero del corpo da parte dei tecnici del Soccorso Alpino. Secondo una prima ricostruzione, Carrer sarebbe precipitato da un sentiero tra Pigra e Colonno, per alcune decine di metri, finendo in una zona impervia.

Il Sole 24 ore perde un grande giornalista e un uomo ricco di valori

La perdita di Stefano Carrer lascia un grande vuoto nel mondo del giornalismo e soprattutto nel Sole 24 ore dove era stato impegnato come corrispondente a Tokyo, coronando il suo sogno e continuando ad avere il desiderio di tornarci. Negli ultimi anni, Stefano Carrer lavorava alla redazione Esteri dopo una lunga occupazione nella finanza internazionale. Era un cultore appassionato dell'Oriente, dove aveva svolto il suo lavoro più significativo e dove aveva lasciato il cuore, con la speranza di poter tornare nuovamente a fare il corrispondente in Giappone.

Dai colleghi del Sole 24 ore, dove lavorava da più di 30 anni, Stefano Carrer è ricordato per la sua professionalità, il senso della notizia spiccato, la grande capacità di analisi. Umanamente aveva un'indole priva di arroganza e presunzione, nonostante la consapevolezza del suo grande valore professionale. "Perdo, perdiamo un collega bravo e competente", scrive Attilio Fontana, giornalista del quotidiano milanese. Aveva visto Stefano Carrer per l'ultima volta in videoconferenza, la settimana scorsa. Il collega ha cercato molto l'amico disperso, attraverso il cellulare: "Scusami se altro giorno ho insistito sul cellulare", ha scritto, "Non volevo rassegnarmi". Tutto il mondo del giornalismo è unito nel dolore per la perdita improvvisa di Stefano Carrer.