Poco prima delle 17 di venerdì 22 maggio quattro colpi di pistola sono riecheggiati nel parcheggio sul retro del centro commerciale Auchan di Cuneo. A spararli è stato un militare di 42 anni, Francesco Borgheresi, che ha rivolto una delle due armi che portava con sé contro la donna che lo accompagnava in auto. Si tratta di Mihaela Apostolides, cittadina romena di 44 anni. Almeno due pallottole sono andate a bersaglio, ferendola mortalmente al petto. Dopo aver ucciso quella che era la sua compagna, l’assassino non è scappato, ma ha aspettato l’arrivo della polizia, rimanendo nei pressi dell’automobile, una Fiat Panda 4x4 bianca.

Sono diverse le telefonate giunte alle forze dell’ordine che hanno segnalato gli spari: tra queste anche una fatta direttamente dal 42enne, che avrebbe spiegato al 112 di essere un militare e di aver appena ucciso una persona.

Il militare ha atteso l’arrivo della polizia nei pressi dell’auto in cui è avvenuta la sparatoria

Come spiega Repubblica, tra i primi ad arrivare sul posto ci sarebbero stati gli uomini di una pattuglia della Digos, impegnati nei controlli in strada per verificare il rispetto delle norme di sicurezza sul Coronavirus. Avrebbero trovato Borgheresi in stato di shock nei pressi della vettura, con una ferita alla mano sinistra. Invece la vittima era all’interno dell’auto, riversa sul sedile del passeggero: per lei non c'è stato nulla da fare.

Secondo una prima ricostruzione, il militare avrebbe sparato a bruciapelo quattro colpi di pistola al petto della 44enne, almeno due dei quali avrebbero colpito la donna. Poi, forse, si è fatto male nel tentativo di togliersi la vita, ma saranno gli inquirenti a stabilire la dinamica degli eventi nelle indagini.

Non si conosce il movente che ha spinto il militare a sparare

Ancora non è chiaro quale sia stato il movente che abbia spinto il militare a sparare alla donna, con cui intratteneva una relazione da almeno due anni. In molti hanno visto la coppia arrivare insieme al centro commerciale. Dalle immagini delle telecamere di sicurezza si nota come i due siano entrati nell’ipermercato, per uscirne poco dopo e chiudersi nell’auto, dove avrebbero discusso per qualche minuto, prima che partissero gli spari.

Come detto, in tanti erano presenti in quell’ora nel parcheggio e hanno sentito i colpi di pistola, pur non capendo da dove provenissero. Tra questi, però, ci sarebbe una testimone – con ogni probabilità una cliente – che avrebbe visto Borgheresi sparare alla donna, che si sarebbe subito accasciata sul sedile anteriore della Panda. Gli agenti hanno scoperto che l’uomo portava con sé due armi da fuoco, regolarmente denunciate: una calibro 38 special e una piccola 635, fabbricata in Spagna, con la quale avrebbe ucciso la 44enne.

Si indaga per ricostruire il rapporto tra il militare e la vittima

I poliziotti della Squadra mobile stanno cercando di ricostruire i motivi che hanno portato l'uomo ad uccidere la convivente.

Mihaela Apostolides, nata a Bucarest, era arrivata in Italia da almeno sette anni: viveva da tempo a Saluzzo, ma aveva intenzione di trasferirsi a Cuneo. Negli ultimi anni la donna aveva assistito diversi anziani come badante, servito in un bar e fatto la cameriera in diversi ristoranti e locali nella zona. Borgheresi, che è divorziato, potrebbe averla incontrata proprio in uno degli esercizi commerciali in cui la 44enne si guadagnava da vivere. Infatti il militare, pur essendo nato a Firenze, avrebbe prestato a lungo servizio presso la caserma dell’esercito di Pinerolo. Pare che da due anni fosse tornato in Toscana: quindi gli agenti hanno dedotto che i due si conoscevano bene da almeno un paio d’anni, anche se non è ancora chiaro se fossero ancora legati da una relazione sentimentale.

Il pm Alberto Braghin, che coordina le indagini, non ha potuto immediatamente interrogare il presunto colpevole, che è stato prima trasportato all'ospedale Santa Croce di Cuneo, dove i medici gli hanno curato la ferita alla mano.