Un ragazzo è stato vittima di un pestaggio nelle campagne pontine ad opera di tre persone che, nel cuore della notte, lo hanno inseguito e speronato con l'auto, e infine lo hanno picchiato procurandogli delle lesioni in varie parti del corpo. Il luogo dell'accaduto è in via Ceriara nel comune di Sezze, la vittima un ragazzo residente a Roccagorga. I tre autori del reato di violenza sono residenti a Priverno.
Il ragazzo di Roccagorga si trovava nelle campagne di Sezze
A. A., imprenditore edile di 30 anni residente a Roccagorga, nella serata del 10 novembre si trovava nelle campagne del comune di Sezze Romano alla guida della sua auto, una Mercedes classe A. Nel cuore della notte, tra il 10 e l'11 novembre, è stato inseguito da un'altra auto che lo ha speronato. Infine, dopo aver bloccato il costruttore, i tre occupanti sono scesi e hanno cominciato il pestaggio. Alla fine lo hanno abbandonato sul posto dolorante. Il 30enne, una volta ripresi i sensi, è riuscito a raggiungere un plesso scolastico nelle vicinanze del luogo dove è avvenuta l'aggressione per chiedere aiuto.
Immediatamente sono arrivati i soccorsi e i carabinieri per i primi accertamenti. Il giovane imprenditore è stato trasportato da un'ambulanza del 118 all'ospedale Fiorini di Terracina, dove gli è stata riscontrata una frattura alle gambe e una ferita al labbro. I medici del pronto soccorso del nosocomio terracinese gli hanno diagnosticato una prognosi di 30 giorni, salvo complicazioni. Interrogato dai militari, ha fornito tutte le indicazioni per poter individuare i colpevoli.
Arrestati gli autori che appartengono allo stesso nucleo familiare, tutti con precedenti penali
I carabinieri sono riusciti a individuare velocemente i responsabili. Infatti, intorno alle 9 del mattino del 12 novembre, sono state rintracciate e arrestate tre persone: S. F., un 78enne pastore residente a Priverno, e i suoi due figli, S.C.
di 30 anni e M. F. di 21 anni. Due dei tre sono stati bloccati dai militari in quanto si trovavano ancora nei pressi del luogo dell'agguato, mentre il terzo è stato prelevato dalla sua abitazione. Dalle prime indagini, gli investigatori hanno dedotto che il movente dell'aggresione sia dovuto a una questione di "cuore", in quanto il ragazzo di Roccagorga ha una relazione sentimentale con una donna che è "contesa" allo stesso tempo da uno dei due giovani privernesi.
Mentre i carabinieri stanno cercando di rintracciare la ragazza per delineare un quadro più completo dell'accaduto, per i tre fermati, dopo l'espletamento delle formalità di rito, il pm di turno ha disposto per i due giovani il fermo giudiziario presso la casa circondariale di Velletri, mentre per l'anziano sono stati disposti gli arresti domiciliari.