Sono stati arrestati con accuse gravissime i genitori del neonato ricoverato il 16 marzo con ustioni gravi sul corpo all'Ospedale Santobono di Napoli. Entrambi, già noti alle forze dell'ordine, sarebbero imputati di abbandono di minori, maltrattamenti e lesioni. Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, le ustioni sul corpo del piccolo di quattro giorni deriverebbero da un bagno in acqua bollente o dall'utilizzo inappropriato di detergenti non adatti alla delicata cute del bambino.
Non si esclude, inoltre, l'utilizzo di candeggina. A. T., 36 anni, e C. B., 46 anni, sono stati fermati dalle forze dell'ordine: la donna, con problemi psichici, è piantonata all’ospedale del Mare di Napoli, l'uomo invece è stato condotto in carcere a Poggioreale. Il provvedimento cautelare è stato eseguito dai carabinieri di Portici e dai militari della sezione operativa della Compagnia di Torre del Greco. Il provvedimento è stato emesso dal pm Francesca De Renzis, che segue il caso con l'aggiunto Raffaello Falcone.
Già noti alle forze dell'ordine avevano nascosto la gravidanza: il fatto
Il fatto è avvenuto a Portici, in un condominio di Via Diaz.
Ai due già sono stati sottratti in passato due figli in quanto i giudici minorili avevano ritenuto che non fossero in grado di accudirli e di badare ai loro bisogni primari. Anche per questo motivo avevano deciso di tenere nascosta a tutti la terza gravidanza della donna. A chiamare i soccorsi sarebbe stato l'uomo 46enne che, di ritorno a casa dal lavoro, avrebbe trovato il figlio in pessime condizioni e in stato di grave sofferenza fisica. L'uomo, interrogato dalle forze dell'ordine, si è detto dunque estraneo ai fatti: una circostanza su cui sono in corso ulteriori approfondimenti da parte degli inquirenti. Il neonato è stato sottoposto a intervento chirurgico, ed è tuttora in prognosi riservata.
Il piccolo è nato prematuramente, all'ottavo mese di gestazione, cinque giorni fa in un'abitazione di Portici. La coppia era seguita già da tempo dai servizi sociali che, periodicamente, facevano visita ai coniugi. I due avevano nascosto la gravidanza, forse perché avevano già perso la patria potestà di altri due figli. Le ustioni potrebbero essere riconducibili a immersione in acqua troppo calda o, anche, all'uso di detergenti inappropriati. Inizialmente si era pensato a lesioni da parto. Sembrerebbe inoltre che le ustioni risalgano a giorni differenti. Una segnalazione era arrivata anche al consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli. L'uomo è ora nel carcere di Poggioreale. La donna piantonata nell'ospedale del Mare della città.